Renzo Arbore e l’Orchestra italiana protagonisti il 14 agosto a Montecarlo

Allo Sporting Summer Festival di Montecarlo  (http://it.sportingsummerfestival.com), nella splendida cornice della Salle des Etoiles, il 14 agosto, si esibirà Renzo Arbore e i talentuosi musicisti dell’Orchestra Italiana.

Molto atteso questo appuntamento dai monegaschi, che amano particolarmente la canzone napoletana. L’evento si inquadra nella promozione della cultura, che rappresenta una delle attività più dinamiche della vita del Principato. Un anticipo di quello che sarà il repertorio arboriano nel Principato di Monaco lo abbiamo potuto avere, in occasione de “La Grande Musica” del XXVI Festival delle Ville Vesuviane 2013-14, allorquando lo showman si è esibito nei giorni scorsi nell’arena del Parco sul Mare della Villa Favorita di Ercolano. Sono le “ex Scuderie Reali”, il complesso immobiliare noto col nome di Villa La Favorita, che è stata restuita nel 2013 alla funzione pubblica di centro culturale polifunzionale.È stata la prima volta che le Ville Vesuviane hanno ospitato Renzo Arbore ed i suoi musicisti, che dal 1991, sono “ambasciatori” della canzone classica e della cultura napoletana nel mondo. «Il concerto, che realizziamo in occasione del nostro tour estivo 2014 - Arbore ha sottolineato - si ispira ai grandi maestri della scuola napoletana, Murolo e Carosone, coniugando il nuovo e antico suono di Napoli con voci e cori appassionati e girandole di assoli strumentali». Lo spettacolo che, per un maggiore coinvolgimento della platea, vede Arbore anche scherzare con il pubblico tra aneddoti e barzellette, inizia sulle note di "Reginella" con la voce di Arbore che entra in seconda battuta su quella registrata di Roberto Murolo per poi dare spazio alle splendide esecuzioni delle canzoni "O Sarracino" e "Chella là", che ricordano l’altro grande maestro scomparso Renato Carosone. In una girandola di sonorità, che vanno dal rock e ai ritmi africani, dal blues alla tarantella, il concerto prosegue con "Guaglione", grande successo di Aurelio Fierro, la poco usuale "Tutt'e sere", la hit della regina del fado Dulce Pontes "Cançao do mar", il classico "Dicintencello vuje", "Nessun dorma" dalla "Turandot" di Puccini, una struggente "Malafemmena", gli omaggi a Domenico Modugno con "Piove (Ciao ciao bambina)" e a Natalino Otto con "Mamma non ho voglia di studiar", la parentesi swing con "Smorz e llights" e, in una vorticosa sequenza dal clima sempre più festoso, "Comme facette mammeta", "Catarì", "O surdato 'nnammurato", "Luna rossa", e ancora la romana "Tanto pe cantà" fino ai successi arboriani di "Ma la notte no", "Vengo dopo il tg", "Cacao meravigliao" e "Il Materasso". Ritornando alla serata partenopea tutta dedicata allo showman foggiano-napoletano, egli ha voluto ricordare “all stars”: dall’appassionato canto di Gianni Conte, alla seducente voce di Barbara Buonaiuto, a quella ironica di Mariano Caiano ed ai virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato, dalla direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, alle chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, alla fisarmonica di Claudio Catalli, alle percussioni di Peppe Sannino, alla batteria di Roberto Ciscognetti, al basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, agli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina e Salvatore Esposito, quasi tutti napoletani doc.