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In Breve

| 27 agosto 2014, 16:33

Montecarlo si propone all’Expo 2015: ecco alcune anticipazioni

Il padiglione Monaco, ideato dall’architetto vicentino, Enrico Pollini, rappresenta un’architettura audace, basata sull’innovazione. I monegaschi si sentono italiani di origine e francesi di cultura per i continui rapporti di stima e amicizia, consolidati nel tempo, quali popoli del bacino del Mediterraneo

Montecarlo si propone all’Expo 2015: ecco alcune anticipazioni

A Monaco, dove è un piacere vivere, ci sono mille e uno motivi per visitarla e allora perché non cogliere l’occasione in estate per trascorrervi almeno un lungo week end al mare, non dimenticando di fare una visita all’imponente Casinò, un gioiello della Bella Epoque, firmato dall'architetto Charles Garnieranche. All’ingresso si può ammirare l’ "atrio" lastricato in marmo, circondato da 28 colonne ioniche in onice da cui si accede alla sala dell'Opera, detta "Salle Garnier", decorata interamente in rosso e oro. L'aeroporto di Nizza - Costa Azzurra è ad una ventina di chilometri da Monaco e i trasporti pubblici ne garantiscono un collegamento regolare. La stazione ferroviaria è raggiungibile con molti treni internazionali; è poi attivo un servizio regolare di bus per Nizza e Cannes, nonché per l’Italia, dalle sei del mattino all' una di notte. Per la migliore accoglienza del turista che trova qui servizi di prim’ordine sono state messe a punto importanti iniziative da parte del Principato di Monaco, costituito da quattro zone: Monaco città, che comprende la rocca e la città vecchia; Montecarlo, famosa per gli hotel faraonici e il casinò; La Condamine, l'area pianeggiante; Fontvieille, a sud-ovest, il quartiere industriale.  Solo Monaco può contare su 15 alberghi da 2 a 5 stelle che accolgono più di 300.000 visitatori l’anno. L’Hotel de Paris, l’Hermitage e il Metropole sono palazzi preziosi nella storia di Monaco e concorrono alla fama del Principato come luogo di lusso e di eleganza. Anche l’esclusivo lussuoso Fairmont Monte Carlo, a due passi dal Casinò, con una splendida piscina esterna riscaldata tutto l’anno e la raffinata Spa Willow Stream, rappresenta un’isola felice in uno dei luoghi più suggestivi al mondo.

La novità per il 2014 è l’aver aperto un nuovo ristorante, il Nobu, inaugurato ufficialmente dal Principe Alberto e dalla Principessa Charlène, con il famoso Chef Nobuyuki "Nobu" Matsuhisa e i suoi soci Robert De Niro e Meir Tepper, alla presenza di oltre 200 invitati: cucina “fusion”, che unisce la grande tradizione giapponese alle spezie e ai sapori d’America del Sud (www.fairmontmontecarlo.it). Restando in tema di chef talentuosi, il veneziano Paolo Sari del ristorante L’Elsa del Monte Carlo Beach si è aggiudicato quest’anno la prima stella Michelin 100% “bio”. L’Elsa è infatti il primo ristorante gastronomico, ad ottenere la certificazione  «Bio»  ecocert (http://it.montecarlosbm.com), della regione PACA (Provenza Alpi Costa Azzurra), un dipartimento che coniuga mare e montagna. Intanto a Roma, presso l'Ambasciata del Principato, su invito dell’Ambasciatore S.E.M. Robert Fillon e per l’ organizzazione dell’Atout France (www.rendezvousenfrance.com), è stato presentato il “Pavillon Monaco”, che sarà presente all’Expo 2015 con la  tematica di fondo: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, scelto dal Principato di Monaco per l’Expo 2015.  

Il Principato è particolarmente attento alla solidarietà, secondo le prospettive di cooperazione internazionale, di governance responsabile, basate sui principi della sostenibilità e di un’ educazione e sensibilizzazione dei cittadini ad una corretta alimentazione. Il padiglione Monaco (pavillonmonaco.mie.mc/index.html), ideato dall’architetto vicentino, Enrico Pollini, rappresenta un’architettura audace, basata sull’innovazione e la tecnologia. All’interno di esso si segue un percorso libero, scenografico e interattivo, su diversi argomenti: la pesca sostenibile, la deforestazione, i programmi di collaborazione in Madagascar, Burkina Faso e Mongolia e c’è  persino una nursery per le ostriche.

Una curiosità targata 2014 sono infatti le “Perle di Monaco” , un allevamento di ostriche in fondo al Molo di Fontveille, gestito da due ex-biologi, Frédéric Rouxeville e Brice Cachia. Si tratta di una produzione d’eccellenza, in uno dei siti più intatti del Mediterraneo, scelta dai migliori ristoratori. Le ostriche si possono comprare direttamente in loco, ma si possono anche degustare sul posto. 

 Il Padiglione multipiano del Principato di Monaco  metterà in mostra per l’occasione: il turismo, l’enogastronomia e la cultura, che porterà una ricaduta positiva anche per il settore turistico della Costa Azzurra. «Pavillon Monaco - ha detto Guillaume Rose, direttore dell’Ufficio del Turismo di Monaco, nella conferenza stampa organizzata a Roma - è stato concepito attorno a tre simboli forti: i container, che formeranno la struttura, pronti a contenere anche le idee da portare per il mondo attraverso un trasporto internazionale - la copertura a forma di tenda, riparo fondamentale - il giardino sospeso, una copertura vegetale con 500mq di verde, simbolo della Madre Terra. L'idea è che la prosperità, guadagnata nel corso del tempo, possa essere messa al servizio della solidarietà, della salvaguardia ambientale e di una crescita sostenibile. In linea con questi principi, dopo l’esposizione la struttura “Pavillon Monaco” sarà donata al Burkina Faso come sede della Croce Rossa. I temi della cooperazione, della ricerca, della sostenibilità, dell'educazione all'alimentazione saranno sviluppati all'interno di questo padiglione che, attraverso undici stazioni, porterà il visitatore ad approfondire temi sociali molto attuali. Il Principato, visto da sempre come tempio del lusso, si presenterà agli occhi del mondo sensibile alla realtà sociale cara al principe Alberto II che nel 2006 ha deciso di creare una Fondazione con otto sedi sparse nel mondo, di cui una in Italia, al fine di sostenere la protezione dell'ambiente sia in riguardo ai cambiamenti climatici e alle energie rinnovabili, sia per la biodiversità,  sia per la lotta alla desertificazione. La Fondazione organizzerà, in occasione dell’Expo, eventi di carattere scientifico anche destinati alla raccolta dei fondi. A tutt’ oggi i progetti da essa sostenuti sono stati 293 con un investimento di circa 26 milioni. Il padiglione monegasco è stato ideato con criteri ecologici in linea con i dettami seguiti dal Principato. Consapevole delle minacce future che incombono sulle generazioni e tenendo fede agli accordi presi conseguentemente al Protocollo di Kyoto, Montecarlo è fermamente deciso ad attuare una politica energetica che si possa integrare con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il Principe Alberto II si è impegnato in prima persona a far ridurre le emissioni atmosferiche del 30% entro il 2020 rispetto al 1990 e dell'80% entro il 2050, così da raggiungere l'obiettivo della "neutralità delle emissioni di carbonio".

 

c.f.

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