ART BRE 2014: Arte contemporanea, rievocazioni e storia tra gli ulivi del Parco du Cap di Roquebrune

La manifestazione, ispirata principalmente alla figura dell'Imperatrice Eugenia, ha debuttato con la presentazione ufficiale del busto posato lungo l'Allé des célébrités, copia dell'opera di George DIEBOLT (1816 - 1861), il cui originale è esposto al Palazzo Imperiale di Compiégne. La cerimonia inaugurale, con tanto di fanfara, si è svolta in presenza del Sovrano monegasco affiancato da Martine Cesari, Presidente dell'Ufficio del Turismo di Roquebrune Cap Martin, dal Sindaco Patrick Cesari affiancato dai membri del Consiglio comunale e da Kawther Al Abood, che ha contribuito in maniera concreta alla riuscita dell'evento.

Bel riscontro di pubblico per l'anteprima del libro 'Un jardin pour Eugénie' edito da Somogy e scritto dallo storico Etienne CHILOT, presente alla serata, così come l'installazione de "L'IMPERATRICE CUBE" e dell'esposizione fotografica 'L'impératrice Eugénie parmi ses dames d'honneur' di Xavier PERRET, medico oncologo di professione e artista per passione. PERRET, con questi suo scatti artistici e l'opera cubica, moderna interpretazione dell'eburneo busto severo dell'Imperatrice Eugenia, in realtà racconta di una sorta di sintesi tra l'essere e l'apparenza, interpretando temi come la famiglia, l'essere donna, insieme alla leggerezza e fragilità della vita, raffigurata con dolci e caramelle, come quelle modellata nel plaxiglass dalla JENKELL. Ecco perché che, dal punto di vista 'decorativo' il Parco degli ulivi,  dal 3 al 30 settembre, offre ai suoi visitatori, tutti i giorni, dalle 9h alle 19h, una bella sorpresa con ben 11 sculture nuove oltre a due esposizione fotografiche: una inserita nell'ambito del "Septembre du patrimoine" l'omaggio al '70ème anniversaire de la libération', con 10 pannelli su cui si trova da un lato la selezione di foto d'archivio sulla ricostruzione dopo la 2a Guerra Mondiale; e dall'altro uno speciale in immagini, con ritratti e scatti d'autore alle celebrità del grande schermo e personalità della storia del tempo, che hanno soggiornato a Roquebrune Cap Martin dal 1944 al 1970.

Le opere contemporanee esposte al Parc du Cap per la 4a edizione delle Journées de l'ART BRE

Tra gli ulivi ultracentenari che decorano il parco, meta di visita per turisti in cerca di pace all'ombra dei tanti alberi e per le famiglie con bambini, per un mese ci sono dunque nuove sculture da scoprire, qui esposte in un ampio spazio verde che conta oltre alle 15 opere già residenti dal 2011 per celebrare l'arte a cielo aperto e offerte per l'occasione dai seguenti artisti, elencati in ordine alfabetico.

Gérard HATON-GAUTHIER espone L’ENVOL, scultura nata come 'essenza di una delle mie dipinti narrativi' sottolinea l'artista nato a Digione ma residente a Roquebrune dal 1982. La rappresentazione dei profili in acciaio dei tre personaggi immaginari che si elevano dalla terra, testimoniano un forte carattere simboleggiato dal colore rosso. L'opera si distingue così per il suo dinamismo e la leggerezza, che come per l'essere umano, per HATON-GAUTHIER, aspira sempre ad essere migliore.

Laurence JENKELL, artista francese di Vallauris, da autodidatta a metà degli anni '90 si presenta ora come affermata scultrice, apprezzata e richiesta in tutto il mondo. Con i suoi 5 BONBON, monumentali caramelle di oltre 2 metri, dalla trasparenze e colori diverse, decora il parco per la gioia di grandi e piccini. Le sue sculture 'wrapping' infatti troneggiano un po’ ovunque, come simbolo dell'infanzia ma anche delle dolcezze di ricordi di un tempo. Con la composizione metallica 'Bilbao' completamente diversa, la JENKELL si cimenta invece con una sorta di omaggio all' arte bit, ispirata all'architettura moderna da cui attinge a piene mani durante i suoi viaggi di lavoro che spesso la portano per molto tempo oltre i confini nazionali.

Marcos MARIN, scultore brasiliano e residente monegasco,  offre in anteprima due sculture; "LES QUATRE ELEMENTS"  (commissionata dalla sede italiana della Fondation Prince Albert II de Monaco) e la monumentale scultura 'optical'  "RATTO DELLE SABINE - PARAFRASE DI GIANBOLOGNA". Entrambe le opere sono esposte per la prima volta nel Parc du Cap. Quanto alla prima scultura, rispondendo alla domanda: "Come posso realizzare con la mia arte ciò che è immateriale?" l'artista ha, con un certo orgoglio, composto una nuova espressione decorativa, coerente con il suo stile, realizzando quattro blocchi interattivi raffiguranti il fuoco, la terra, l'acqua e l'aria, elementi necessari alla sopravvivenza della specie. Per la seconda opera, definita 'parafrase' di una parafrase plastica del Ratto delle Sabine di Giambologna, MARIN prosegue la sua ricerca con l'arte antica interpretandola in chiave contemporanea grazie a giochi prospettici, trasparenze e giochi d'ombre che cambiano forma a seconda di dove si posiziona l'osservatore.

Mateo MORNAR, artista croato e francese d'adozione, non manca l'appuntamento con l'Art Bre di quest'anno. Amico del Principato e anche lui sensibile alle cause promosse dalla Fondation Prince Albert II de Monaco, dopo l'imponente Cavallo Alato e l'angoloso Orso, qui installa un altro quadrupede, il possente TAUREAU in bronzo ed ottone che, nonostante il peso e le dimensioni, sembra pascolare  pacificamente sul prato, consapevole della sua forza 'immobile'. Quasi come a significare che, per i suoi 'animali' monumentali il Parco du Cap è quasi diventata la loro seconda casa. In attesa di nuove avventure sorprendenti…