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Business | 20 giugno 2015, 10:30

Auto elettriche: le case che puntano sul rispetto dell’ambiente a Montecarlo

Questi veicoli, in cui i rumorosi ed inquinanti motori a scoppio basati su idrocarburi vengono sostituiti da silenziosi e meno inquinanti “engine” a propulsione elettrica, stanno prendendo piede nel mercato mondiale delle quattro ruote con ritmi non certo forsennati ma pur sempre interessanti

Auto elettriche: le case che puntano sul rispetto dell’ambiente a Montecarlo

La tappa del 10 giugno nel Principato della “Electric Marathon” è solo l’ennesimo simbolo di un continuo e crescente interesse da parte di tutti, produttori da una parte ed opinione pubblica dall’altra, verso la tematica delle auto ad alimentazioni elettriche.

Questi veicoli, in cui i rumorosi ed inquinanti motori a scoppio basati su idrocarburi vengono sostituiti da silenziosi e meno inquinanti “engine” a propulsione elettrica, stanno prendendo piede nel mercato mondiale delle quattro ruote con ritmi non certo forsennati ma pur sempre interessanti.

Ed a dimostrazione che la propulsione elettrica diventerà nel corso dei prossimi anni lo standard “de facto” in questo settore basta dare un’occhiata a quelle che sono le proposte commerciali che arrivano proprio da quei marchi che, nel corso dei decenni passati, si erano sempre mostrati tiepidi rispetto alla possibilità di sostituire i motori a scoppio con quelli elettrici.

Uno dei brand più attivi in tal senso è Renault. Dopo aver venduto milioni di Renault Clio in tutto il mondo, tanto da aver invaso con la sua utilitaria a bassi consumi tanto i canali ufficiali quanto quelli online per la compravendita tra privati, ora la casa francese prova a muoversi in anticipo sulle altre con il suo modello elettrico di punta, la Twizy, che vanta già buoni riscontri in tutta l’area europea, non tanto e forse non solo per il suo design, piuttosto “originale”, quanto per il prezzo che parte da un minimo di 7 mila euro e che la rende così alla portata di tutte le tasche. La stessa Renault è la madre di un altro modello elettrico molto diffuso, la Zoe; rispetto alla Twizy l’aspetto è più da utilitaria tradizionale, e questo ovviamente non ha potuto non avere influenze sul prezzo che è praticamente il triplo rispetto a quella della stessa Twizy.

Ma Renault non è certo l’unico marchio a puntare sulle auto elettriche. Anche Nissan ad esempio ha recentemente detto la sua con la nuova “Leaf”. I volumi sono praticamente gli stessi della Zoe, il prezzo, 24 mila euro, è leggermente superiore. Il design della Leaf fa molto “Made in Japan” e questo potrebbe precluderle qualche chance nel mercato europeo.

Parlando di compatte non si può non accennare a quello che si sta facendo sul tema della propulsione elettrica in casa Smart. La controllata del gruppo Mercedes non ha perso terreno rispetto ai modelli competitor del suo segmento di mercato ed è nata così la Smart Fort Two Electrive Drive. Si tratta di una due posti con motore elettrico da 55 kw in grado di sprigionare un’equivalente di 75 cavalli.  La For Two Electrive Drive non si fa particolarmente apprezzare per la sua autonomia che non va oltre i 145 chilometri, ne tantomeno per il prezzo base che sfiora i 25 mila euro.

Guardando ai brand che producono in Italia e quindi inevitabilmente a Fiat c’è da dire che la Casa del Lingotto è partita forse con un leggero ritardo rispetto agli altri della sua stessa fascia di mercato. Ritardo che l’AD del gruppo FCA, Sergio Marchionne, sta cercando di colmare puntando non tanto sulla ricerca ingegneristica interna quanto con accordi strategici di partnership con quelle aziende che della propulsione elettrica hanno fatto la loro ragione sociale. In quest’ottica vanno quindi inquadrati i recenti meeting con il top management di Tesla, marchio americano leader nel mondo nella propulsione elettrica. Meeting che potrebbero tradursi nel corso dei prossimi mesi in accordi commerciali e quindi in veri e propri modelli con marchio Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Jeep ma con ingegneria Tesla.

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