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In Breve

| 24 settembre 2015, 14:00

Il Principato di Monaco e il suo amore per la libertà. Casalino racconta un altro pezzo di storia monegasca

"L'indipendenza monegasca fa data a partire dall'arrivo dei Grimaldi e dalla emancipazione dal potere genovese..."

Il Principato di Monaco e il suo amore per la libertà. Casalino racconta un altro pezzo di storia monegasca

"Pur non risultando citato tra gli stati italiani sovrani e indipendenti del periodo che va da XV al XVIII secolo, il Principato di Monaco va inserito di diritto nel girone italico al pari degli altri principati liguri come Oneglia e Finale. Riconosciuto come tale dagli altri stati europei. L'indipendenza monegasca fa data a partire dall'arrivo dei Grimaldi e dalla emancipazione dal potere genovese, di cui Monaco comunque era una costola, anche se si manteneva nel sistema ligure e italico fino a quando, nel contesto della Contea sabauda di Nizza, si ritagliò una posizione autonoma, dapprima sotto la protezione piemontese e successivamente sotto quella francese. Non si possono, in proposito, non ricordare le emozioni che provarono i monegaschi in momenti importanti della loro storia come l'assedio della Rocca da parte dei Genovesi oppure l'arrivo di Carlo V d'Asburgo che rendeva visita ad Agostino, Signore a vita di Monaco e suo nipote, il futuro Onorato I.

Altra emozione e fra le più dolorose della vicenda storica e civile monegasca, quella del Principe Onorato III, che venne esiliato a Parigi durante il periodo della Rivoluzione Francese, dove venne a conoscenza che la sposa del suo figlio cadetto Joseph era stata appena condannata a morte e ghigliottinata come moglie di un emigrato: emozione che fu ancora più grande, in Onorato, quando egli venne a sapere che la coraggiosa donna si era tinta le guance con il sangue, ferendosi con un vetro per nascondere il proprio pallore, prima di salire al patibolo. L'entusiasmo con il quale fu salutato poi il ritorno dei Grimaldi alla Rocca, dopo la firma del secondo Trattato di Parigi, fu indescrivibile. Analogo sentimento di tripudio si manifesterà alla liberazione dai nazisti alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

La vita dei monegaschi si è andata sempre coniugando con lo spirito di libertà coltivato dai suoi principi, segno di indipendenza e di progresso nel corso della sua vicenda secolare. Un'eredità che è passata a chi oggi regge le sorti del Principato con le sue molteplici iniziative sul piano interno ed internazionale, mai slegato dal destino comune del Vecchio Continente.

Pierluigi Casalino".

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