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Eventi | 04 febbraio 2016, 20:03

Il truck della Polizia di Stato in tour con 'Una vita da Social' dopo Ventimiglia farà tappa a Mentone

L'idea di una tappa transfrontaliera nasce dal fatto che Internet non ha nazionalità ed in questo eccezionale mondo senza confini le distanze vengono azzerate, le opportunità amplificate ma possono crescere anche i pericoli.

Il truck della Polizia di Stato in tour con 'Una vita da Social' dopo Ventimiglia farà tappa a Mentone

Quest’anno, la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete, dopo essere partita da Napoli il 26 settembre scorso, farà tappa anche a Mentone.

L'idea di una tappa transfrontaliera nasce dal fatto che Internet non ha nazionalità ed in questo eccezionale mondo senza confini le distanze vengono azzerate, le opportunità amplificate ma possono crescere anche i pericoli. Risulta pertanto indispensabile e prezioso il contributo di tutti, anche al di fuori dei confini nazionali, per concorrere a fornire suggerimenti e consigli per sfruttare al meglio la Rete. Una Vita da Social mira ad essere un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, è stato co-finanziato dalla Commissione Europea, e nel corso delle due precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza on line. Ancora una volta le Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni, Aziende e società civile per un solo grande obiettivo: fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più.

Da Napoli a Milano passando per L’Aquila, Pescara, Pesaro, Rimini, Modena, Parma, Spinea (Ve), Treviso, Trieste, Vicenza, Bolzano, Borgo Valsugana (Tn), Mantova, Piacenza, Pavia, Brescia, Seriate (Bg), Como, Novara, Aosta, Torino, Asti, Savona, Genova, La Spezia, Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Oleggio (No), Ventimiglia, Sanremo, Perugia, Assisi, Torre del Greco (Na), Casal di Principe (Ce), Termoli (Cb), Manfredonia (Fg), Matera, Taranto, Spezzano Albanese (Cs), Crotone, Catania, Caltagirone (Ct), Gela (Cl), Agrigento, Castel Vetrano (Tp), Cagliari, Nuoro, Sassari, Civitavecchia (Roma), Viterbo, Tivoli (Roma), Tagliacozzo (Aq), Sora (Fr), Sezze (Lt) e Roma, gli operatori della Polizia Postale, attraverso un truck allestito con un’aula didattica, incontrano studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.

Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 4.000 studenti di scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l’8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell’alfabetizzazione informatica.

Da questi dati si evince l’importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione che, nell’anno passato, hanno coinvolto una buona fetta di studenti. Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull’uso consapevole della rete. La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunità formative, anche se uno su quattro ha deciso di non prendervi parte. I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social.

“Visti i preoccupanti dati statistici sul fenomeno del cyberbullismo relativi anche alla regione Liguria sono state avviate con successo campagne di sensibilizzazione e prevenzione che l'anno scorso hanno visto la partecipazione di 15mila cittadini liguri, la maggior parte studenti - afferma Giorgio Bacilieri, dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Genova -. Appare sempre attuale la necessità di educare i giovani alla cultura della legalità in generale e soprattutto ad un utilizzo consapevole degli strumenti digitali. Quest’anno si è pensato di coinvolgere anche i giovani ‘nativi digitali’ di Mentone, accomunati a quelli italiani da un utilizzo massiccio e, a volte, troppo spregiudicato dei social network. Siamo certi che in questa giornata di confronto internazionale ciascuno riuscirà ad accrescere ulteriormente le proprie esperienze”.

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