Gran finale per il Festival del Cinema di Cannes, tutti i premi dell'edizione numero 69

Il Festival Internazionale del Cinema di Cannes si avvia alla fase finale e domenica 22 maggio sarà assegnata la Palma d'Oro al miglior film in concorso e quella d'onore, con cui Cannes69 ha deciso di rendere omaggio all'attore francese Jean-Pierre Léaud, il cui nome è scritto nella storia del Festival. Il premio principale della manifestazione è una palma come tributo allo stemma della città ospitante. Viene consegnato insieme agli altri riconoscimenti durante la cerimonia di chiusura. Nel 2016 c'è stato un cambio della guardia per il maestro di cerimonie. Dopo due anni in cui il ruolo è spettato a Lambert Wilson, ad animare le serate ufficiali è arrivato un altro attore francese: Laurent Lafitte, che in aggiunta è un brillante umorista.

Durante la 69esima edizione si è rinnovata la duplice natura del Festival e del cinema stesso, quella di settima arte e nel contempo di industria cinematografica. Della Selezione Ufficiale non fanno parte solo le pellicole in competizione (21 quest'anno provenienti da America, Europa e Asia con nomi di alto livello), anche se la 'Compétition' è la sezione dell'intera keremesse maggiormente sotto i riflettori, poiché dai giurati, che hanno come presidente il cineasta australiano George Miller, vengono assegnati: la Palma d'Oro, il Grand Prix Speciale della Giuria per originalità e ricerca, i Prix d'Interprétation al miglior attore ed alla migliore attrice, il Prix de la Mise en Scène al miglior regista, il Prix du Scénario alla migliore sceneggiatura ed il Prix du Jury ad un lungometraggio apprezzato dalla giuria in modo speciale.

Sabato 21 si saprà il vincitore di 'Un Certain Regard', scelto tra i 18 film partecipanti in tale sezione, costituita da opere particolarmente innovative, dagli appositi giurati capitanati dall'attrice svizzera Marthe Keller. Il Palais des Festivals, inoltre, vede la proiezione fuori concorso di film evento: un esempio per tutti, l'ultima fatica di Woody Allen 'Café Society' ha aperto il Festival, facendo rivivere la vibrante atmosfera hollywoodiana degli anni 30. E si tengono delle 'Séances Spéciales', alle quali in corsa lunedì 16 maggio è stato aggiunto il film di guerra 'Peshmerga' di Bernard-Henri Lévy. Merita una menzione il programma 'Cannes Classics' incentrato su capolavori restaurati, serate tributo e documentari a tema cinematografico.

La 'Sélection Officielle', infine, conta due ulteriori presidentesse. L'una è la regista ed attrice francese Catherine Corsini, nota tanto per il cinema impegnato quanto per l'intenso attivismo per i diritti umani nel mondo. La 'sua' giuria a Cannes69 assegna la Caméra d'Or per la miglior opera prima, che rappresenta il riconoscimento più prestigioso dopo la Palma d'Oro. L'altra è la regista e sceneggiatrice giapponese Naomi Kawase, alla guida della giuria di Cinefondazione, che sostiene i giovani, e Cortometraggi. La Kawase non è affatto nuova sulla Croisette: Caméra d'Or nel 1997 con il suo film d'esordio 'Moe no suzaku', Grand Prix Speciale della Giuria nel 2007 con 'Mogari No Mori' e lei stessa giurata nel 2013.