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Altre notizie | 28 ottobre 2016, 06:39

Va a processo la poliziotta di Nizza che denunciò le difficoltà dello Stato per l'attentato del 14 luglio

L’accusa dalla quale dovrà difendersi è quella di diffamazione, ma il giudizio è ben più ampio e travalica enormemente quella che è una vicenda tra la poliziotta nizzarda e il governo francese mossosi a tutela della Police Nationale

Va a processo la poliziotta di Nizza che denunciò le difficoltà dello Stato per l'attentato del 14 luglio

Sandra Bertin, la poliziotta municipale di Nizza, responsabile del CSU (Centre de Supervision Urbain) sarà giudicata a Parigi il prossimo 4 gennaio, a seguito della denuncia presentata nei suoi confronti da parte del Ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve.

L’accusa dalla quale dovrà difendersi è quella di diffamazione, ma il giudizio è ben più ampio e travalica enormemente quella che è una vicenda tra la poliziotta nizzarda e il governo francese mossosi a tutela della Police Nationale.

Sul banco degli imputati vi è qualcosa di ben più grande: la verità su alcuni importanti particolari connessi con la strage di Nizza del 14 luglio e le misure che erano state adottate, in via preventiva, per scongiurare eventuali atti di violenza che potessero essere commessi nel corso delle manifestazioni connesse con la Festa Nazionale, la serata musicale sulla Promenade des Anglais e i fuochi di artificio.

In particolare l’esatta dislocazione delle forze di polizia (nazionale e municipale) che erano impegnate sul campo.

Sandra Bertin aveva sostenuto di aver subito pressioni da parte di un commissario della Polizia Nazionale relativamente alla redazione del suo rapporto su quanto emergeva dalle varie videocamere dislocate sul luogo della strage, con particolare riferimento alla dislocazione del personale della polizia municipale e nazionale.

Questione poi emersa anche attraverso i social nei giorni successivi e che aveva trovato spazi sulla stampa, in particolare su Nice Matin e sul Journal du Dimanche.

La Bertin, a questo proposito, aveva dichiarato di aver spedito (a seguito di puntuali sollecitazioni e insistenze) a Parigi il rapporto in due definizioni, una non modificabile(pdf) e l’altra che poteva essere modificata.

Queste dichiarazioni avevano suscitato una dura reazione da parte del Ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve che respingeva tutte le accuse e denunciava l’insorgere di una campagna diffamatoria.

Di qui la denuncia presentata dal Ministro dell’Interno che ipotizzava la diffamazione.

Ora Sandra Bertin dovrà comparire il prossimo 4 gennaio davanti alla “17e chambre du Tribunal de grande instance de Paris”.

Immediata anche la reazione da parte di Christian Estrosi, nella sua veste di premier adjoint del Sindaco di Nizza, che si schiera a fianco della poliziotta nizzarda definendo la citazione a giudizio “uno scandaloso accanimento contro una poliziotta municipale esemplare”.

Questione destinata ad avere ulteriori sviluppi e a innescare altre reazioni.

 

Beppe Tassone

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