Il comune di Nizza rafforza ancora la sicurezza degli edifici scolastici

La decisione del comune di Nizza di rafforzare la sicurezza degli edifici scolastici prevedendo la presenza di un agente della Police Municipale all’interno di ogni scuola anche  durante le lezioni, oltre che all’ingresso e all’uscita degli alunni, sta  provocando reazioni opposte.

Il sindacato CGT ha emesso un comunicato, firmato da CGT  Éduc’action  e da  CGT Nice Métropole Côte d’Azur, nel quale si oppone all’idea chiedendo che “Nessuna  polizia armata entri nelle nostre scuole", respingendo "con forza l'idea che gli agenti di polizia siano assegnati alla parte interna delle scuole. Una misura che si limita a sfruttare le paure legittime della popolazione senza assicurare una reazione misurata, efficiente e professionale come vi sarebbe diritto di aspettarsi dagli eletti”.

Dura anche la presa di posizione della FCPE, la Federazione dei genitori che rincara la dose:  "La scuola non è un bunker o una stazione di polizia, ma un luogo dove si impara! Non si impara con un poliziotto, ma con gli insegnanti !”.

Anche il sindacato degli insegnanti SNUIPP sottolinea “choc e sorpresa” per le misure adottate.

D’altro verso le reazioni che vengono dal mondo dell’amministrazione cittadina.

In questo caso in modo concorde.

Da parte   della maggioranza, per bocca dell’assessore all’educazione, si invita a moderare i toni.

L’opposizione socialista, dal canto suo, sottolinea come non sia il caso di polemizzare su queste questioni e che la misura adottata serve solo a sostituire i poliziotti privati che attualmente garantiscono il servizio di sorveglianza.

In ogni caso un ricorso sarebbe stato presentato da parte della Federazione dei genitori al Ministero dell’Educazione contro le misure adottate