A poco più di una settimana dall’inizio dei saldi, ormai moltissimi negozi hanno inserito sulle vetrine cartelli e manifesti, coloratissimi, che annunciano ulteriori ribassi.
Siamo al secondo o al terzo démarques, con sconti che superano perfino il 60%.
Non c’è che l’imbarazzo della scelta: il fatto è che mancano i clienti.
Gente che passeggia lungo la pietonne e l'avenue Jean-Médecin ve ne è abbastanza, ma nei negozi non entrano in molti e , a uscire con borse e pacchi, sono sempre meno.
I negozianti parlano di un calo del 60%, su questo paiono tutti concordi.
Si dividono invece nell’analisi delle ragioni.
Secondo alcuni è la crisi che ha diminuito la disponibilità complessiva di denaro, secondo altri la concorrenza del web.
Molti, però, mettono il dito nella vera piaga: ormai i saldi appaiono superati da sistemi surrettizi che sono stati attivati già nel mese di dicembre, quello delle ventes privées.
Sconti in pieno periodo natalizio che molte boutiques hanno proposto ai clienti, anticipando gli acquisti che in anni precedenti venivano riservati al mese di gennaio.
Praticamente, come sottolinea una negoziante, “facciamo ventes privées che poi uccidono i nostri stessi saldi!”.
La coperta è quella e poi, ammettono tutti, la gente acquista solo più quando la merce è scontata e se gli sconti si fanno a dicembre, perché attendere gennaio?
Beppe Tassone