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In Breve

| 08 febbraio 2017, 14:00

A Saint Laurent du Var un luogo per no dimenticare il 14 luglio 2016

Si tratterà di un pietoso trasloco di tanti ricordi verso una prima, temporanea, sistemazione in un luogo nel quale verranno classificati

A Saint Laurent du Var un luogo per no dimenticare il 14 luglio 2016

Sta per nascere un luogo che consentirà di “non dimenticare” il 14 luglio 2016 attraverso la conservazione del materiale, dei peluches, delle fotografie, degli scritti, degli oggetti che a partire da quel giorno in tanti  hanno depositato.

Prima lungo la Promenade des Anglais e successivamente nel chiosco che si trova nel Jardin Albert I.

La Città Metropolitana ha individuato dei locali per realizzare questo luogo del ricordo, a Saint Laurent du Var.

Prima della loro esposizione al pubblico e alla consultazione da parte degli studiosi, occorre archiviare, fotografare e classificare tutto.

Per questo l’associazione Promenade des Anges cerca dei volontari che giovedì 9 febbraio si presentino,l alle ore 14,  davanti al chiosco nel Jardin Albert I per aiutare, con una catena umana, lo spostamento del materiale su una ventina di furgoncini messi a disposizione dalla città.

Si tratterà di un pietoso trasloco di tanti ricordi verso una prima, temporanea, sistemazione in un luogo nel quale verranno classificati.

Poi, presumibilmente in occasione del 14 luglio 2017, primo anniversario della strage, a  Saint Laurent du Var torneranno a disposizione di chi vorrà recarsi per vivere, attraverso mille ricordi, una tragedia che ha toccato il cuore.

La necessità di procedere è dovuta anche al fatto che parecchi oggetti sono esposti ormai da diversi mesi e, con l’arrivo delle piogge e del maltempo primaverile, rischiano di deteriorarsi.

Il carnevale non c’entra nulla!”, commentano i responsabili dell’associazione Promenade des Anges, la zona del chiosco è estranea, come tutta la Promenade des Anglais al Corso Carnevalesco e alla Battaglia dei Fiori.

Inoltre chi lo vorrà potrà continuare a depositare oggetti o fiori nel chiosco.

Ma la creazione di un luogo della memoria appare prioritaria , ma per farlo è necessario salvaguardare gli oggetti depositati, prima che pioggia e vento possano distruggerli.

Beppe Tassone

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