Protetto dalle ombre della notte, un ladro, emulo di Arsène Lupin, avrebbe (il condizionale è d’obbligo perché la notizia non trova conferme ufficiali) scalato la facciata sud dell’Hotel Negresco.
Avrebbe così raggiunto una finestra lasciata aperta da un turista russo che soffriva i primi caldi e si sarebbe intrufolato nella camera.
Il bottino è di qualche migliaio di euro.
Non si tratta di metodologie di furto del tutto nuove, anzi in estate pare che siano piuttosto “gettonate”.
Si lasciano le finestre aperte, si guarda l’orizzonte fino all’ultimo, prima di andare a dormire, si gode di un panorama eccezionale, poi si raggiunge il letto lasciando le finestre aperte.
E i “ladri gatto” hanno buon gioco, si arrampicano, s’intrufolano e s’impossessano di denaro e gioielli.
Questa volta sarebbe toccato al Negresco, in un orario compreso tra le 5 e le 6 del mattino.
Come a dire: il tramonto e la notte hanno il loro fascino, ma all’alba “chi dorme non piglia pesci” e se le finestre sono aperte, il portafoglio finisce nella rete di qualcun altro!