Foire de Nice, tempo di bilanci: circa 90mila spettatori paganti, soddisfazione per gli organizzatori

La Foire de Nice ha chiuso i battenti lunedì 13 marzo ed é tempo di consuntivi. Le presenze sono risultate stabili rispetto all’edizione del 2016: circa 90.000 visitatori paganti.

Dati importanti se si tiene conto del clima che si genera, a Nizza, di fronte ad avvenimenti che richiamano molte persone e che si svolgono in locali chiusi. In ogni caso il servizio di controllo e di filtraggio, agli ingressi, si è dimostrato efficiente e questo costituisce una garanzia primaria nell’anno del dopo attentato.

In chiaro scuro, invece, l’analisi delle presenze ripartite sui singoli giorni della fiera. Da sabato 4 a giovedì 9 marzo le presenze hanno fatto segnare un lieve, ma costante incremento, che ha variato tra il 2 e il 3 per cento. Il picco è stato registrato l’8 marzo, giorno della festa della donna, con 9.000 visitatori, di cui 5.600 donne che, per altro, sono entrate gratuitamente. Poi, venerdì 10 un vero e proprio black out, inspiegabile nelle proporzioni.

Quindi il week end è rientrato nel normale trend con ottimi dati registrati domenica12 marzo e pure lunedì 13, giorno di chiusura. Di che rimanere soddisfatti, sottolineano gli organizzatori della Fiera. S’interrogano pure sul mantenere, per le prossime edizioni, il biglietto a pagamento. Gli incassi incidono solo per l’8% nel bilancio complessivo, “ma garantiscono un necessario filtro” e quindi, con ogni probabilità, su questo fronte non vi saranno inversioni di tendenza.

Fra i settori della Foire de Nice ottimi risultati provengono da quelli che “guardavano al futuro”, in primo piano quello dei mobili e dell’arredamento. Buoni affari anche per chi proponeva “piccole spese” attraverso apparecchiature e prodotti a costo ridotto.

Soddisfazione, dunque, da parte degli organizzatori che sottolineano la validità di una Fiera senza un tema centrale, ma in grado di spaziare sull’universo dei prodotti cercando, in ogni caso, di cercare un rapporto umano e di fiducia tra chi espone e chi passeggia tra gli stand incuriosendosi per quanto viene proposto.