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In Breve

| 07 agosto 2018, 18:00

Chi sa dove si trova lo “chapeau de samourai” di villa Colin-Huovila?

Purtroppo i dipinti che completavano l’insieme sono oggi scomparsi, ma uno sguardo dal mare verso l’altro lato vale anche qualche foto ricordo di una … belle époque scomparsa

Chi sa dove si trova lo  “chapeau de samourai” di villa Colin-Huovila?

Se si passeggia sulla Promenade e si riesce a non guardare solo il mare ed i suoi azzurri (sono tanti non solo nelle varie stagioni, ma anche nell’arco della stessa giornata), si può improvvisamente notare (all’altezza del n°139), tra gli alti palazzi moderni, spesso anonimi e non certo opere d'arte, un piccolo e strano edificio dal tetto in ceramiche rosse a forma di “chapeau de samourai”: la villa Colin-Huovila.

E ci si chiede subito come abbia resistito agli stravolgimenti edilizi dell’ultimo secolo indotti da un’espansione turistica massiccia; forse che un samurai l’ha difesa con la sua spada?

No, l’oriente non c’entra, ma c’entra un ingegnere finlandese, grande viaggiatore (si dice abbia fatto tre volte il giro del mondo) che decise poi di fermarsi a Nizza e costruire una villa tra il 1909 e il 1911, nel momento in cui gli edifici tendevano a girare le spalle al centro città ed orientarsi verso le spiagge.

Una delle rare testimonianze di una tipologia (casa unifamiliare, con giardino, su due livelli sopra un scantinato e sormontata da un belvedere) di cui non restano che pochi esempi a Nizza.

 Poi la vendette ad un rivenditore di auto (i nuovi ricchi!) e si fece una villa in stile moderno sul Fabron.

Nel 1919 divenne l’abitazione di un famoso personaggio, Auguste Maïcon, un pioniere dell’aviazione francese ed anche degli effetti speciali al cinema.

E la villa sembra ormai proprio “effetto speciale” da Belle Epoque con il suo stile Art Nouveau, con la facciata con cariatidi che rappresentano la battaglia dei fiori (sculture di François Virieux), le decorazioni “stile Luigi XV molto modernizzato” (secondo i commenti dell’epoca), i suoi elementi in ceramica policroma proveniente dalla celebre fabbrica Saïssi di Mentone.

 Purtroppo i dipinti che completavano l’insieme sono oggi scomparsi, ma uno sguardo dal mare verso l’altro lato della Prom vale anche qualche foto ricordo di una … belle époque scomparsa

Renato Sala

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