Dopo che si è scoperto che una delle due persone che, con ogni probabilità, stavano preparando un attentato destinato ad insanguinare gli ultimi giorni di campagna elettorale e che sono state arrestate a Marsiglia, si sarebbe radicalizzata a Nizza, sono cresciute le misure di sicurezza.
Il giovane di 23 anni, originario della Val d’Oise, nella Regione dell’Île-de-France, avrebbe frequentato ambienti ceneni di Nizza e si sarebbe velocemente radicalizzato.
Domenica prossima, in occasione del primo turno delle elezioni presidenziali, le 252 sezioni elettorali, raggruppate in 90 edifici, vedranno la presenza di agenti di sicurezza privata, alle dirette dipendenze dei Presidenti di seggio che collaboreranno con il dispositivo della Polizia Municipale.
La legge francese, infatti, vieta, in prossimità e all’interno degli edifici che ospitano i seggi elettorali, la presenza di persone armate, se non espressamente chiamate dal Presidente di seggio.
Per ovviare a questo inconveniente verranno attivati sistemi di sicurezza particolare.
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In città, intanto, è stato rinforzato il dispositivo della Missione Vigipirate: in alcuni casi, da lunedì, le pattuglie dei soldati sono passate da 4 a 5 militari e il loro numero complessivo è cresciuto.