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Eventi | 18 giugno 2017, 11:00

Successo per il Museo del Vallo Alpino di Vievola

L'opera 261, un caposaldo (bunker) dell'Esercito Italiano durante la Seconda Guerra Mondiale, ha sicuramente giocato un ruolo decisivo nel successo del museo di Vievola.

Successo per il Museo del Vallo Alpino di Vievola

Sta riscuotendo un buon successo di pubblico il Museo del Vallo Alpino di Vievola (Tenda, Valle Roia), inaugurato lo scorso anno.

 

Contentissime le persone che, dopo la visita, hanno lasciato entusiastici commenti sul libro dedicato alle dediche: “non pensavo di trovare all'interno una ricostruzione così perfetta e da parte dei ragazzi una tale competenza!”, scrive Mario. Invece Sara, dieci anni: “un'esperienza magnifica, appassionante e fresca, complimenti per lo sforzo e la passione che ci avete messo”. Infine Licia si congeda con: “visita fresca e molto interessante, guida simpatica e competente, la passione per la memoria storica oltrepassa i metri di cemento armato. Bravi ragazzi! Continuate così, ritorneremo!"

 

L'opera 261, un caposaldo (bunker) dell'Esercito Italiano durante la Seconda Guerra Mondiale, ha sicuramente giocato un ruolo decisivo nel successo del museo di Vievola. La sua apertura  al pubblico è stata quasi a un anno fa: il 7 Agosto 2016.

 

Dopo due anni di intensissimo lavoro (ma con alle spalle trent'anni di esperienza nel campo della “bunkerarcheologia”), l'Associazione per lo studio del Vallo Alpino (ASVAL), aveva inaugurato, presenti il sindaco di Tenda e molti valligiani, la 261. Per ora si tratta dell'unica opera del Vallo Alpino ripristinata come si trovava in origine, alla vigilia della seconda guerra mondiale. Infatti, l'altra struttura restaurata, al Passo di Monte Croce Carnico, al confine con l'Austria, mantenuta “in servizio” sino al 1992, è stata restaurata dall'ASSFNE (Associazione per lo Studio e la Salvaguardia delle Fortificazioni a Nord Est), con impianti e attrezzature “moderni” risalenti cioè agli anni '50-'80.

 

L'opera 261 di Vievola si trova oramai in Francia, nei territori dell'Alta Valle Roia ceduti con il trattato di pace di Parigi del 1947, che pose fine allo stato di guerra tra Italia e Francia, iniziato il 10 Giugno 1940. Il museo è a breve distanza dall'abitato di Tenda, a circa quattro chilometri in direzione Nord, verso Limone e il Colle di Tenda esattamente sulla strada dipartimentale 6204, già Strada Statale n.20.

 

Il “bunker” fu realizzato nel 1939 dal Regio Esercito, nel quadro molto ampio della sistemazione difensiva delle frontiere, posta in essere tra le due guerre mondiali. Vievola si collocava in particolare a cavallo della seconda linea difensiva, a sbarramento della Strada Statale della Valle Roia e del Colle di Tenda, destinata a fermare eventuali truppe nemiche che avessero “sfondato” la prima linea a San Dalmazzo.

 

Il museo rimarrà aperto dalle 9:30 alle 18:00 nei seguenti giorni: 18 e 25 giugno; 2, 9, 16, 23 e 30 luglio; 6, 12, 13, 14, 15, 20 e 27 agosto.

CS

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