Attesa per l'8 agosto la sentenza definitiva per Cédric Herro, il passeur di Breil

Si è svolto,  davanti al Tribunale d’Appello di Aix en Provence il secondo atto del processo a Cédric Herrou, il contadino di Breil, in Valle Roya, che già era stato giudicato, in prima istanza, a gennaio, a Nizza, per essere stato sorpreso con un gruppo di migranti nella sua fattoria.

L’uomo, eletto da Nice Matin personaggio dell’anno, era stato condannato, a Nizza, ad un’ammenda di 3.000 euro.

Il Procuratore della Repubblica era ricorso in appello contro la mite condanna, di qui il giudizio davanti alla corte di Aix en Provence.

Sull’argomento il Procuratore della Repubblica di Nizza, Jean-Michel Prêtre, aveva sottolineato che “si può criticare la legge, ma fino a quando non vengono modificate, vanno applicate”.

Cédric Herrou, intanto, ha temporaneamente chiuso il suo  camping à la ferme, ma organizza, praticamente senza soluzioni di continuità, il trasferimento dei migranti che giungono in Valle Roya passando la frontiera di Olivetta.

Il viaggio è sempre il medesimo: da Breil a Nizza, presso il centro di richiesta di asilo che si trova in Boulevard François Grosso.

Decine di migranti, quasi ogni giorno, dal lunedì al venerdì, raggiungono gli uffici utilizzando il treno della Breil – Nizza oppure, addirittura,a  piedi passando attraverso Sospel e i colli di Nizza.

Ora il processo di appello,la cui sentenza è attesa anche per comprendere quale strada assumerà la giustizia di “seconda istanza” francese su una questione molto dibattuta che viene seguita con sempre maggior intensità dalla stampa francese che, fino ad ora, si era limitata a dare spazio solamente a  quanto avveniva all’estremo Nord, a Calais.

Per quanto riguarda il processo di appello a  Cédric Herrou, la pubblica accusa ha chiesto una condanna a otto mesi con la condizionale: l’8 agosto si conoscerà la sentenza.