La posizione geografica non ferma mai il progresso della scienza: da luglio Monaco giuda il mondo nello studio e nella protezione degli ambienti polari

Dal 3 al 5 luglio 2017, Monaco accoglie una riunione scientifica organizzata dal Comité Scientifique pour la Recherche Antarctique (SCAR), dal Governo del Principato, dal Centre Scientifique de Monaco (CSM) e dall’University of Monash (Melbourne, Australia). 

Nel suo discorso di apertura Mme Isabelle Rosabrunetto, Direttore generale del Dipartimento degli Affari Esteri, ha ricordato che dal 2015, la comunità intenazionale ha adottato delle grandi decisioni, le quali giocheranno certamente in favore della preservazione della regione Antartica (l'Agenda 2030 e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile o ancora l'Accordo di Parigi). La donna ha inoltre commentato un rapporto del GIEC (Groupe d'experts intergouvernemental sur l'évolution du climat) sugli oceani e la criosfera.

L'obiettivo di questa riunione, che raggruppa 22 esperti internazionali delle proprietà giuridiche, di quelle scientifiche, dell'ecologia, della conservazione e della gestione degli ecosistemi, è d'identificare delle strategie e dei piani di azione realizzabili che potranno essere messi a punto da qui al 2020 al fine da rinforzare la conservazione e la protezione della biodiversità nelle regioni antartiche e subantartiche.

Monaco ha ospitato di conseguenza la prima edizione dell'atelier intitolato "L’Antarctique et le Plan stratégique pour la diversité biologique 2011-2020 : l’Evaluation de Monaco" che si è tenuto nel giugno 2015 e di cui i risultati sono stati pubblicati nel giornale internazionale PLoS Biology.