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Business | 15 luglio 2017, 12:01

Affitti turistici: cerchiamo di rispondere alle domande che si pongono quanti intendono locare un alloggio

A Nizza, dal 1° luglio, il settore degli affitti di alloggi ammobiliati per un breve periodo è stato regolamentato: obbligatorio un codice di 13 cifre

Nizza, panorama

Nizza, panorama

Come tutte le novità, gli affitti turistici stanno trasformandosi in un rebus per quanti intendono mettere a disposizione un alloggio attraverso le piattaforme web.

A Nizza, dal 1° luglio, il settore degli  affitti di alloggi ammobiliati per un breve periodo è stato regolamentato con la finalità, anche, di evitare concorrenze sleali con gli albergatori.

Le domande e i dubbi si fanno comunque strada. Cerchiamo di rispondere alle domande che in questi giorni stanno piovendo un  po’ da tutte le parti.

Cosa occorre fare per essere in regola?

E’ necessario acquisire, presso il Municipio di Nizza, un numero di registrazione e di identificazione dell’alloggio che si intende affittare. Si tratta di un codice di 13 cifre. Questo codice andrà inserito nell’offerta di affitto che viene pubblicata sui siti internet assieme con le fotografie e la descrizione dell’appartamento. I principali siti internet (Airbnb,  Abritel et Le Bon Coin)  hanno comunicato che rifiuteranno la pubblicazione in caso di assenza del codice.  

Quanto costa la tassa di soggiorno?

Nel periodo di alta stagione è stabilita in 75 centesimi a notte per persona.  

Per quanto si puo’ affittare un appartamento a fini turistici?

Se non si vuole perdere la qualifica di particuliers, con i vantaggi che comporta anche sotto il profilo fiscale e burocratico, la locazione di un alloggio non può superare i 120 giorni l’anno.  

Quali sono i controlli?

Al di là dei controlli casuali che la Città di Nizza potrà compiere, i siti internet devono trasmettere, a partire dal 1° gennaio 2019, gli elenchi completi degli alloggi affittati e di quanto è stato riscosso. Questo sia al fine della verifica del corretto versamento della tassa di soggiorno, sia per incrociare i dati con il fisco.

Cosa si rischia?

La mancata acquisizione del codice è considerata, a tutti gli effetti, violazione fiscale. A Nizza non è ancora stata stabilita la sanzione. Nelle città dove è stata adottata questa nuova regola le sanzioni variano da luogo a luogo. A Barcellona, in caso di più violazioni, la sanzione giunge fino a 30mila euro.

Beppe Tassone

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