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Nizza | 21 luglio 2017, 09:50

Ligne 2 del Tram a Nizza: tra voragine e qualità del cemento, dopo i primi rassicuranti comunicati ora ci si dimostra molto più cauti ed emerge qualche preoccupazione.

Sostanzialmente viene confermato quanto Montecarlonews aveva scritto il 10 luglio in un articolo nel quale si ipotizzava il rischio di apertura di nuove voragini e si indicavano anche le probabili cause

Nizza il cantiere dove si é aperta la voragine in Rue de France

Nizza il cantiere dove si é aperta la voragine in Rue de France

A 120 metri dalla meta è tutto bloccato.

Il tunnelier che avrebbe dovuto vedere la luce alla stazione di Grosso – Cum, dopo aver percorso oltre 3 chilometri sotto terra a Nizza, è fermo, dieci metri sotto il suolo, a lato del Marriott Hotel, in Rue de France.

Intanto, dopo una prima voragine, un secondo “buco” si è aperto ed è stato prontamente rinchiuso. Giorno e notte controllano la situazione degli operai per tenere la zona monitorata a vista.

Non è l’unico guaio che ha colpito la Ligne 2 del tram a Nizza.

Dall’altro capo, a due passi dall’ex Ospedale di Saint Roch, vi è la stazione Durandy.

Qui si è scoperto che un’ottantina di metri quadrati (su un migliaio complessivo) di battuto di cemento non rispondevano alle caratteristiche richieste e si è dovuto rimuovere e ricostruire.

Due problemi che, in un’intervista concessa al quotidiano Nice Matin, ha analizzato Laurent Carrère, “directeur du projet tramway de la Métropole”.

Dopo i rassicuranti comunicati che, su impulso dell’impresa che esegue i lavori, erano stati emessi dalla Città metropolitana, ora ci si dimostra molto più cauti e, fra le righe, qualche preoccupazione emerge. http://www.montecarlonews.it/it/2017/07/10/notizie/articolo/nuovo-stop-alla-talpa-che-scava-il-tunnel-della-ligne-2-del-tram-a-nizza-si-teme-lapertura.html

Le pressioni degli abitanti della zona, dei negozianti con i propri esercizi che si affacciano sulla zona delle voragini, qualche crepa apparsa su un palazzo non consentono più di limitarsi al “tutto sotto controllo” che ha caratterizzato le prime settimane.

Sostanzialmente viene confermato quanto Montecarlonews aveva scritto il 10 luglio in un articolo nel quale si ipotizzava il rischio di apertura di nuove voragini e si indicavano anche le probabili cause.

Si tratta di una zona, e lo testimonia il nome di una delle strade che vi insistono, “Rue de Poitiers” che era il luogo delle attività di molti vasai, proprio per la friabilità del terreno e la presenza di molta acqua nel sottosuolo, sia dolce, sia marina. Alcuni condomini, ad esempio, hanno in uso nel sottosuolo delle pompe di aspirazione proprio per ovviare queste problematiche.

Ora, nell’intervista a Nice Matin, Laurent Carrère parla di presenze di preesistenti cavità “cave, réseau o puits” (cantine, reti o pozzi) di preesistenti costruzioni riempite alla carlona con materiale di riporto.

Risultato, per evitare danni ulteriori, il “tunnelier” è stato fermato e si prevede che la fine dei lavori, dopo gli interventi di stabilizzazione, avverrà nel mese di settembre, cinque mesi dopo la data originariamente annunciata per la fine degli scavi.

Per il momento l’impresa procede ad iniezioni di cemento per riempire le cavità e stabilizzare il terreno.

Di cemento, nell’intervista, se ne parla anche per un’altra questione che, fino ad ora, era emersa solo fra le righe di resoconti di riunioni di quartiere e che ora viene ufficializzata.

Qualche problema sulla qualità del cemento utilizzato è emersa anche nella stazione di Durandy, che si trova a metà strada tra le fermate di Garibaldi e Médecin. Emerso il problema, l’impresa, sempre come racconta a Nice Matin Laurent Carrère, direttore del progetto del Tram, avrebbe provveduto a rimuovere circa 80 metri quadrati di battuto e a gettarne dell’altro. Ora si è alla fase della ricostruzione delle armature e, a fine mese, vi sarà un nuovo getto di cemento.

Per il resto i lavori procederebbero secondo i programmi stabiliti, mentre nel tratto finale (dal lato opposto del tunnel, rispetto a quello interessato dalla “voragine”, tra Ségurane e il porto) in considerazione della scarsa profondità della linea tramviaria, i lavori procederanno in trincea.      

Beppe Tassone

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