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Altre notizie | 24 luglio 2017, 09:20

Domani il Tribunal Administratif di Nizza si occuperà dell’ordinanza di chiusura della Dipartimentale della Valle Roya ai mezzi pesanti.

Intanto cominciano ad apparire, anche sulle pagine dei giornali francesi, alcune polemiche relativamente alla questione del sequestro del cantiere del Tenda bis, con particolare riferimento ai tornanti e al muro.

Colle di Tenda, il "muro"

Colle di Tenda, il "muro"

Il Tribunal Administratif di Nizza esaminerà domani, martedì 25 luglio,  il ricorso presentato dalla Prefettura delle Alpi Marittime contro le ordinanze che i Sindaci di Breil André Ipert e di Fontan Philippe Oudot, in Valle Roya, hanno adottato per limitare il traffico dei mezzi pesanti lungo la Dipartimentale 6204 che unisce l’Italia con la Francia tramite il tunnel di Tenda.

I due amministratori hanno vietato il transito ai poids lourds di peso superiore alle 19 tonnellate nei centri abitati di propria competenza. Decisione con testata dalla Prefettura che ha attivato un procedimento davanti al Tribunale Amministrativo.

Altri amministratori, peraltro, stanno segnalando la necessità di limitare la circolazione ai mezzi pesanti: provvedimento contestato dalla “parte” italiana che  rileva l’importanza economica dell’arteria e sottolinea come un grande collegamento internazionale non possa essere chiuso, anche solo parzialmente, per decisione di due sindaci e  non sulla base di una concertazione.

In ogni caso, e qualunque sia la decisione del Tribunale di Nizza, sembra che la questione sia destinata a rimanere in discussione e non è da escludere che, salomonicamente, qualche decisione limitativa possa essere adottata.

Intanto cominciano ad apparire, anche sulle pagine dei giornali francesi, alcune polemiche relativamente alla questione del sequestro del cantiere del Tenda bis, con particolare riferimento ai tornanti e al muro.

Nice Matin sottolinea come i lavori, “finanziati per il 42% dalla Francia” ma “pilotati dall’Italia" siano ormai fermi da due mesi.

Il quotidiano nizzardo rileva che:  “Un affare di furto di metalli si è manifestato a Tenda, provocando la messa sotto accusa di 17 italiani. Innanzi tutto, dei lavori di messa in sicurezza sono stati realizzati in via di urgenza sul muro di sostegno, alto undici metri, costruito lungo la RD 6204. L’affare ha messo in luce delle gravi irregolarità nella sua progettazione”.

In ogni caso pare di assistere ad uno “smarcamento” francese che potrebbe anche essere presagio di provvedimenti limitativi.

Beppe Tassone

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