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Altre notizie | 27 luglio 2017, 09:00

Dopo una notte in “guardina” a Cannes rimesso in libertà Cedric Herrou, stava accompagnando dei richiedenti asilo alla Prefettura di Marsiglia

Si accendono nuovi riflettori sulla “questione migranti” che dalla Valle Roya si recano a Nizza per chiedere asilo: l’europarlamentare José Bové preannuncia un’informativa a Bruxelles

Cedric Herrou

Cedric Herrou

Dopo una notte trascorsa al commissariato di Cannes è stato rimesso in libertà, Cedric Herrou, il contadino di Breil, arrestato alla stazione ferroviaria di Cannes assieme con 156 migranti che erano giunti a Nizza nel pomeriggio per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno quali “richiedenti asilo”.

Dopo un pomeriggio concitato, nel corso del quale non avevano potuto accedere ad un parco cittadino, i migranti, accompagnati pure dall’euro parlamentare José Bové, avevano cercato di accedere alla Promenade du Paillon.

Ingresso impedito dalla Polizia Municipale che aveva chiuso provvisoriamente gli accessi al parco cittadino.

Successivamente erano stati fatti salire su un treno in direzione di Marsiglia per presentarsi agli uffici della Prefettura e presentare domanda di asilo. Nella mattinata, in momenti concitati, lo stesso José Bové, come riporta Nice Matin, avrebbe subito un trattamento non particolarmente gentile da parte della polizia, a Mentone, mentre cercava di impedire l’espulsione in Italia di un minore entrato in Francia.

Alla stazione di Cannes il gruppo di migranti veniva fatto scendere dal treno e, appunto, Cedric Herrou posto in  garde à vue.

Dopo una notte negli uffici della polizia, Cedric Herrou è stato rimesso in libertà, ma deferito all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver favorito l’immigrazione clandestina.

Una decisione che l’avvocato del “personaggio dell’anno”  (scelta dei lettori di Nice Matin a inizio 2017) ha salutato positivamente, proprio perché viene affidata ad un giudice istruttore e consentirà di accendere i riflettori su una situazione che presenta sfaccettature diverse e a volte contrastanti tra loro.

Ancora una volta emergono una serie di contraddizioni, tra le quali quella concernente i minori che , da soli, riescono ad entrare in Francia, il continuo flusso che si è formato lungo la ex frontiera tra Ventimiglia e la Valle Roya, una non chiara linea di comportamento che la Francia, per lo meno nelle Alpi Marittime, ha adottato ed anche la necessità di rafforzare il centro di Boulevard Grosso a Nizza per far fronte alle richieste che crescono di settimana in settimana.

Ora su tutto questo, come ha sottolineato Me Zia Ouloumi, l’avvocato di Cedric Herrou, entrerà nel dossier  del giudice istruttore.

Lo stesso avvocato ha rimarcato come tutte le azioni di Cedric Herrou siano nella totale legalità.

 

 

Da parte sua l’europarlamentare José Bové ha reso noto che porterà in discussione a Bruxelles la questione,assieme con un’informativa su quanto ha vissuto personalmente.

Anche sotto questo profilo Cedric Herrou è riuscito ad accendere un nuovo riflettore su quanto avviene in Valle Roya e sulla condizione dei migranti che ,in qualche maniera, riescono a passare la frontiera e a giungere in Francia.

 

Beppe Tassone

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