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Altre notizie | 20 agosto 2017, 07:00

Troppi velo taxi a Nizza: regolari ed abusivi. Il Comune interverrà per fare chiarezza

Verranno adottate misure per disincentivare la presenza dei vélos-pirates ed anche per verificare i percorsi dei velo taxi, soprattutto nei luoghi a forte densità di pedoni

Velo taxi a Nizza

Velo taxi a Nizza

Che alla fine il problema sarebbe esploso era nelle cose: i velo taxi sono belli, caratteristici, fanno ambiente, ma  sono tanti, forse troppi e alcuni nemmeno troppo regolari.

A fianco di quelli inquadrati in società con costi pubblicizzati in modo chiaro, ve ne sono altri definiti “pirates” sbocciati come fiori in primavera che aumentano a vista d’occhio e che non rispettano a pieno le regole della concorrenza, soprattutto per quanto concerne la trasparenza.

Poi vi è la questione dei percorsi: li si trova dappertutto, soprattutto in mezzo ai pedoni. Fanno slalom, sfiorano le perone, a volte percorrono i marciapiedi a velocità anche sostenute.

In tanti hanno cominciato a lamentarsi e, alla fine, la minoranza consigliare di Nizza, attraverso Patrick Allemand, ha chiesto un chiarimento per conoscere quali interventi l’amministrazione municipale intenda adottare per mettere un po’ di chiarezza nella questione.

La risposta è giunta in questi giorni: verranno adottate misure, innanzi tutto, per disincentivare la presenza dei  vélos-pirates ed anche per verificare i percorsi dei velo taxi, soprattutto nei luoghi a forte densità di pedoni. Tecnicamente dovrebbero muoversi lungo le strade, ma li si trova in ogni luogo, soprattutto sui marciapiedi.

Si tratta di mezzi sicuramente suggestivi, utilizzabili sia per piccoli spostamenti, sia per concedersi un viaggio panoramico a Nizza: il costo non è indifferente, anche 30 euro per mezz’ora, ma più che una questione di costi quella che si pone è una problematica di trasparenza e di sicurezza.

Sono, su questo, d’accordo tutti in municipio: occorre incentivare la concorrenza, rendere le tariffe trasparenti e soprattutto ottenere il rispetto delle norme relativamente ai percorsi.

Fino ad ora non si ha notizia di incidenti, ma quale disgrazia è sempre in agguato. E’ sufficiente recarsi di fronte alle Ponchettes, sul Quai des Etats Unis, per rendersi conto che i velo taxi, per superare i dissuasori posti a protezione della zona  pedonale, percorrono una parte di marciapiede che sfiora il vuoto: la spiaggia è infatti quale metro più in basso.

Basterebbe una manovra sbagliata o uno sbandamento di quale centimetro per vedere il  velo taxi precipitare coi passeggeri sulla spiaggia. Insomma: belli, suggestivi, ma un minimo di chiarezza e di rispetto delle regole di sicurezza s’impone.

Beppe Tassone

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