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Mentone | 30 settembre 2017, 18:24

Mirazur di Menton: una seduzione romantica firmata Mauro Colagreco

La sera le proposte sono tre: “Inspiration” a 110 euro, Carte Blanche a 160 euro e Signature a 210 euro. Il contenuto delle portate lo scoprirete di volta in volta, dovrete solo segnalare all’inizio le eventuali allergie e le preferenze sulle cotture

Mirazur di Menton: una seduzione romantica firmata Mauro Colagreco

Mauro Colagreco, che ha ricevuto il riconoscimento del “Ghimbaru d'oro” dal comune di Ventimiglia, è uno chef di fama internazionale, con una brillante carriera, che in pochi anni lo ha portato a conquistare due stelle Michelin e il quarto posto nella classifica dei World’s 50 Best Restaurants.

Il cognome tradisce le origini italiane, abruzzesi per la precisione, ma di nascita è argentino e di nazionalità francese.

La sua cucina è “eleganza nel piatto ma senza compromessi” come ha scritto recentemente la giornalista e critica gastronomica Eleonora Cozzella, che ogni volta che passa da queste parti non perde occasione per andare a trovarlo.

Il suo locale, il Mirazur, si trova a pochi passi dalla frontiera, con una vista meravigliosa sull’azzurro del mare e il porto della città di Mentone. Un panorama stupendo con ogni condizione di luce, sia di giorno sia di notte.

A dispetto del luogo comune che vorrebbe per uno chef argentino la carne al primo posto delle sue preferenze e protagonista assoluto di ogni menù, nella sua cucina trionfano le verdure, ortaggi coltivati direttamente nel suo orto, che si trova a poche centinaia di metri dal ristorante, o acquistate direttamente dai contadini al mercato di Ventimiglia. Non solo ortaggi, ci sono anche molte erbe spontanee e tantissimi fiori, usati come ingrediente del piatto e non per decorazione.

Lo chef non ha conosciuto personalmente Libereso, ma gli insegnamenti del giardiniere di Calvino, in particolare sull'utilizzo dei fiori in cucina, sono in perfetta sintonia con l’alta cucina di uno chef di grande inventiva. La macchia mediterranea, violentata dalla cementificazione delle coste, nel suo locale trova un rifugio sicuro e i suoi piatti consentono di apprezzarne le sfumature e gli intensi profumi.

Il locale è moderno, tranquillo con una gradevole musica in sottofondo; vista incantevole dalle ampie vetrate affacciate sul mare e personale attento e sempre premuroso; l’assenza di tovaglie esalta la bellezza del legno su cui sono appoggiati piatti dalle forme e dal disegno originale, in alcuni casi ideati direttamente dallo chef in funzione della preparazione.

Sono quattro i percorsi di degustazione proposti. Se avete la possibilità di andare a pranzo, il menù  “Découverte” proposto a 65 euro vi permette di provare  ad un prezzo veramente contenuto un’emozione da raccontare ai vostri amici con tanto di documentazione fotografica dei piatti realizzata con il cellulare.

La sera le proposte sono tre: “Inspiration” a 110 euro, Carte Blanche a 160 euro e Signature a 210 euro. Il contenuto delle portate lo scoprirete di volta in volta, dovrete solo segnalare all’inizio le eventuali allergie e le preferenze sulle cotture.

Un servizio veloce e senza tempi morti, a partire dagli antipasti vi porterà a scoprire la cucina di uno chef di grande tecnica e inventiva, spiegandovi ogni portata con precisione e attenzione. Nessuna paura per la lingua, il personale di sala è in grado di coprire tutte le esigenze della clientela.

La regola dello chef è semplice: piatti senza troppi ingredienti e sapori netti, che trovano equilibrio nel rapporto con le altre preparazioni. L’armonia non si trova nel singolo piatto, ma nel complesso del menù.

Pronti… via!!!

Claudio Porchia

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