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Altre notizie | 23 settembre 2017, 07:00

“Dateci un contributo per restaurare l’abbaziale di Saint-Pons!”

Nizza cerca finanziamenti anche dai privati cittadini per completare il recupero dell’antica abbazia sede dei primi consigli comunali della città

Saint Pons Nizza

Saint Pons Nizza

La città di Nizza si rivolge a tutti, gruppi economici e privati cittadini,  per ottenere contributi e donazioni che consentano di completare il restauro dell’abbazia di Saint-Pons.

La chiesa abbaziale di Saint-Pons è stata chiusa al pubblico dal 1999 a causa del degrado ed è ora oggetto di un programma di restauro così da consentire di poterne apprezzare la ricchezza della sua storia e la sua architettura dai tratti piemontesi.

Nel quadro dell’esposizione "Extases" nel 2016, Nizza lanciò una prima richiesta di donazioni per il restauro della chiesa. La firma formale di un accordo tra la Città di Nizza e la Fondation du patrimoine è datato16 gennaio 2017.

Con il sostegno della Fondation du patrimoine, la città di Nizza si rivolge ora alla generosità di tutti: ai settori economici, ma anche ai privati cittadini, perché sostengano finanziariamente questo progetto.

I lavori di ristrutturazione sono iniziati nell'ottobre 2016 è una prima apertura al pubblico  è prevista per l’inizio del 2019.

Attualmente, le opere riguardano la parte esterna della chiesa: la facciata e il campanile sono stati puliti prima avviare interventi di conservazione dei rivestimenti originali. Il campanile principale e il campanile secondario (non originariamente completato) sono oggetto di un rigoroso restauro preservativo.

A partire dall'ultimo trimestre del 2017, saranno intrapresi lavori interni, tra cui il restauro di tutte le cappelle, dorature, decorazioni marmoree e pilastri.

Il programma prevede un restauro dell'edificio, riportandolo a come si presentava nel 1725, con i seguenti interventi:

  • Restauro del chiosco e del tetto dell'edificio;
  • Restauro della decorazione degli interni (risalenti al XVIII secolo e completati durante la presenza della congregazione delle Oblate nel 1835);
  • Interventi necessari per aprire l'edificio al pubblico per eventi culturali mediante la realizzazione di strutture per favorire l’accesso ai disabili e adeguamento alle norme di sicurezza.

L'intero restauro dell'edificio è stimato  in  2.855.000 euro.

Beppe Tassone

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