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Altre notizie | 20 ottobre 2017, 11:00

La Prefettura proroga l’allerta siccità, è “calamité agricole” in tutto il Dipartimento

Sei mesi di siccità hanno messo in ginocchio l’agricoltura, ma ora si temono bombe d’acqua o piogge persistenti col suolo ormai impermeabilizzato e troppo secco

Nizza, assenza di nuvole sula Baia degli Angeli

Nizza, assenza di nuvole sula Baia degli Angeli

La Prefettura delle Alpi Marittime ha prorogato lo stato di allerta dovuto alla siccità: continuano, dunque, le limitazioni nell’utilizzo dell’acqua per finalità diverse da quella alimentare e il divieto assoluto di accensione di fuochi.

Meteo France, da parte sua, conferma anche per i prossimi giorni la tendenza al tempo bello o, comunque, all’assenza di precipitazioni rilevanti. Una situazione anomala, la peggiore registrata dal 1959  che supera per scarsità di precipitazioni le tre “peggiori” annate, quella del 1967, del 1970 e del 1979.

A Nizza, nel periodo giugno – agosto vi sono state precipitazioni per  un totale di 3,9 millimetri, quando la media è di 64,2, con un calo del 95%. Anche nell’arriere-pays la situazione non è migliore: a Sospel, ad esempio, in luogo dei 103,9 millimetri sono stati rilevati solo  4.8 millimetri di pioggia.

Le temperature, invece, nonostante le apparenze, non si discostano dalle medie stagionali. Sono l’assenza di precipitazioni, la poca umidità atmosferica e l’assenza prolungata di venti a far percepire temperature più alte. Nel 2017, infatti, nel mese di ottobre la temperatura è solo dello 0,2% superiore alla media.

Se il turismo ride, è grave, invece, la situazione del mondo agricolo, in tutti i settori. La maturazione delle olive è anticipata di un mese, ma i frutti sembrano più che altro, per le proporzioni, delle lenticchie, negli orti si lamenta una fine anticipata della coltivazione dei pomodori, mentre è scarsa la fienagione, con i prezzi andati alle stelle.

Ultimo grido di allarme è lanciato da chi cura la manutenzione e la sicurezza pubblica. L’assenza di precipitazioni negli ultimi  sei mesi sta rendendo secco ed impermeabile il terreno: in caso di future piogge persistenti e di grosse proporzioni, o magari anche con violenti scrosci, il rischio di gravi danni e di rischi per la pubblica incolumità è veramente forte.

A Nizza, in questo giorni, vengono liberati tombini e condutture. Ma la situazione appare grave anche nei piccoli centri dell’arrière pays che stanno registrando temperature notevoli per il periodo e assenza di precipitazioni. Nei paesi montani l’innalzamento della temperatura è molto più sensibile: nei giorni scorsi a Tende sono stati registrati 23,5 gradi.

Le ragioni di tutto quanto sta accadendo le spiega Meteo France che fa riferimento ad un anticiclone che protegge particolarmente il Dipartimento, facendosi scudo anche con le Alpi.

Intanto Prefettura ed istituzioni locali corrono ai ripari: il prossimo 27 ottobre si riunirà il comité d’expertise chiamato ad affrontare le problematiche concernenti la calamité agricole: arriveranno contributi, sicuramente, ma più settori sono in ginocchio e temono che possano verificarsi situazioni disastrose nel breve periodo in caso di forti precipitazioni.

Così si spera nella pioggia, ma si temono le bombe d’acqua: l’ottobre del 2015 con i suoi disastri e i suoi morti è ben presente a tutti.

Beppe Tassone

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