Altre notizie - 04 dicembre 2017, 07:00

Il Parc Vigier, a Nizza, sta perdendo le proprie palme

In due anni abbattute 21 palme, originariamente erano 65, ora solo più una quindicina: i residenti lanciano un grido di allarme

Parc Vigier, Nizza

Parc Vigier, Nizza

Nel 1864 il Visconte Vigier fu tra i primi, a Nizza, a piantare le palme e lo fece nei propri giardini che si stagliavano in una splendida zona, a ridosso del mare, sulla strada che dal porto conduce al Cap de Nice.

Ora quella zona è diventata di proprietà della città di Nizza e il parco porta il nome dell’antico proprietario. Gli abitanti del quartiere che sta a ridosso del porto, subito dopo il ristorante la Résèrve, con una splendida vista sul mare, diversa da quella usuale che godono i tanti turisti che si limitano a raggiungere la Promenade o Rauba Capeu, lanciano un grido di allarme.

Lo charançon rouge sta uccidendo il Parc Vigier, palma dopo palma: un angolo di sogno, meta di tanti bambini e di tante persone che lo frequentano tutto l’anno, rivolto ad Ovest e quindi in grado du fruire del sole per larga parte della giornata e di offrire la vista su un tramonto da favola, rischia di sparire sotto i colpi del punteruolo rosso che s’impadronisce dei palmizi e li porta all’abbattimento.

Da 65 che erano sono ridotti a 15…” sottolineano gli abitanti del quartiere e puntano il dito contro il comune che continuerebbe nella sua politica di zero pesticidi con trattamenti bio che assicurerebbero scarsi risultati.La città di Nizza, da alcuni anni, ha effettuato una scelta ecologica che privilegia il biologico ed ha dichiarato guerra, negli spazi verdi pubblici, ai pesticidi. C’è chi rimpiange questi trattamenti, fra costoro anche alcuni abitanti del quartiere che temono che il parco vada a morire o comunque a riconvertirsi con altri tipi di alberi.

La risposta del comune non è tardata a farsi sentire: “Il biologico e lo zero pesticidi non si toccano”. Nel 2016 sono state abbattute 16 palme, 7 a causa del charançon, 2 perché a rischio di caduta e 1 perché malata per altra causa, la fusariosi. Nel 2017 sono state abbattute 5 palme, 4 per colpa del solito charançon ed una per la fusariosi.

Presto le piante verranno sostituite con nuove palme e i servizi del verde pubblico continueranno ad agire con l’aiuto anche dei droni. Il costo, per 10 palme, del trattamento biologico, sottolineano in comune, ammonta a 14mila euro, meno della metà di quello con i pesticidi che sono dannosi anche per la salute di chi frequenta gli spazi pubblici.

Fatto sta che, qualunque sia il trattamento utilizzato, la decimazione delle palme in Costa Azzurra, come del resto anche sulla Riviera Ligure, continua ed ha raggiunto numeri preoccupanti.

Beppe Tassone

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