Ambiente - 06 dicembre 2017, 18:00

Un centinaio di “casette” aspettano le rondini in primavera

La demolizione del vecchio stadio del Ray ha richiesto la realizzazione di un centinaio di nichoirs e di diffondere richiami per informare gli uccelli migratori della loro nuova casa

Un centinaio di “casette” aspettano le rondini in primavera

A San Benedetto, quando torneranno sulla Costa Azzurra, troveranno una casa tutta nuova ad attenderle.

I lavori di rimozione del vecchio Stade du Ray, posto nei pressi del casello di Nice Nord e che, fino all’inaugurazione dell’Allianz Riviera ha ospitato le partite casalinghe dell’OGC Nice, fungeva anche da “casa” per moltissime rondini e altrettanti rondoni e  passeri.

Sono stati rinvenuti, nel corso dei lavori, molti nidi: il rischio, se non si interviene rapidamente, è che gli uccelli migratori, al loro ritorno, in primavera, non trovino più la casa e, oltre a delocalizzarsi in altri località, perdano anche un ciclo riproduttivo.

Per scongiurare tutto questo, la città di Nizza, in collaborazione con la LPO delle  Alpes-Maritimes, l’equivalente francese della LIPU italiana, realizzerà nei pressi dello Stade du Ray delle “casette” per ospitare i volatili al loro arrivo: la sola  Bibliothèque Alfred Hart ospiterà 32 nichoirs.

Nel Parc Chambrun verrà, invece, realizzata una torre con, sulla sommità, 64 casette per gli uccelli migratori che, per essere informati dell’esistenza della loro nuova casa verranno “richiamati” da discreti (assicurano in municipio) “cris d’hirondelles” diffusi dalla torre stessa.

Con la speranza che il richiamo vada a buon fine e, a San Benedetto, anche se la rondine non sarà più “sotto il tetto” trovi casa almeno “sulla torre”.

Beppe Tassone

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