A Nizza, fino a sabato, circola il “nissart”

Il Presidente della République de Nice, Cristou Daurore ha dato il via alla circolazione della nuova moneta: fino a sabato a Nizza si pagherà in “nissart”.

Non dappertutto, ma solo in alcuni negozi che aderiscono all’iniziativa, che è commerciale, ma che serve anche a creare una fidelizzazione. Gli ideatori, magari, si augurano anche qualcosa d’altro, ma, al momento, a recarsi dal “cambiavalute” che si trova in Boulevard Jean-Jaurès 18, a lato della Promenade du Paillon, sono soprattutto dei collezionisti che non vogliono farsi scappare qualche taglio della moneta locale.

I negozi che aderiscono all’iniziativa, accettano i pagamenti in “nissart” e, volendo, danno pure il resto sempre in “nissart”, un gioco che fa tornare alla mente il Monopoli. Si tratta di un “circuito chiuso” al quale aderiscono alcuni negozi che, alla fine, ricambieranno la moneta in euro o se la terranno per ricordo.

Come faranno tanti nizzardi e tanti turisti che conserveranno il “nissart” e qualcuno lo inquadrerà anche.

Ora che l’iniziativa è partita, per evitare confusioni, impariamo a conoscere il ”nissart “.

Ecco i suoi tagli:

Biglietto da 100, reca l’effige dell’autore dell’inno Nissa la Bèla: Menica Rondelly;

• Biglietto da 50, l’eroe Barbet: Lalin Fulconis;
• Biglietto da 20, l'eroina: Catarina Segurana;
• Biglietto da 10, l’eroe: Pepin Garibaldi;
• Biglietto da 5, lo scrittore: Jousèp-Rosalindo Rancher;
• Biglietto da 2: la Ratapinhata;
• Biglietto da 1: l'Aigla Nissarda;

I tagli da 50 e 100 nissart, non hanno libera circolazione.

Sarà il pubblico a decretare o meno il successo della nuova moneta, emessa dalla Repubblica di Nizza che, per inciso, secondo i suoi “dirigenti” ha giurisdizione su 107 comuni, con una popolazione di 526.295 abitanti, un’estensione di 3207 chilometri quadrati e una densità di 164 abitanti per km quadrato.

Numeri alti che solleticano sicuramente la fantasia di qualcuno: oltre l’orizzonte vi è la Corsica dove, alle regionali di domenica scorsa, hanno vinto gli autonomisti…senza nemmeno aver stampato moneta!