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Altre notizie | 21 gennaio 2018, 19:00

Il treno va? La Costa Azzurra si confronta con lo Stato francese sul futuro dei trasporti ferroviari

Si valuta che, ogni anno, a causa dei ritardi che vengono registrati sulla tratta Ventimiglia - Cannes, si perdano 25 giornate di lavoro, è come se, per ogni lavoratore, l’anno fosse composto di soli 11 mesi

Gare de Riquier, Nizza

Gare de Riquier, Nizza

Impulso ai trasporti ferroviari: le pressioni che tutto il territorio delle Alpi Maritime ha esercitato nei confronti delle Ferrovie e dello Stato Francese potrebbero, finalmente, dare i primi buoni frutti.

Al di là degli interventi, in parte appena ultimati, alla stazione di Riquier, in grado ora di accogliere i treni di grande dimensione dopo l’allungamento della pensilina, si tratta di dare delle risposte puntuali ai passeggeri di una linea che è la seconda in Francia per numero di utenti.

La tratta Ventimiglia – Cannes, infatti, trasporta annualmente oltre 13 milioni di persone, solo l’area parigina registra una presenza superiore. Con tutte le problematiche connesse: si valuta che, ogni anno, a causa dei ritardi che vengono registrati sulla tratta, si perdano 25 giornate di lavoro, è come se, per ogni lavoratore, l’anno fosse composto di soli 11 mesi. Un danno enorme, causato in parte dall’accentramento su Marsiglia di buona parte delle operazioni che riguardano tutta la linea, mentre tre poli (Tolone, Cannes e Sophia Antipolis) sopportano continui rallentamenti ed ingorghi.

Altra questione è quella della razionalizzazione e del miglioramento della rete ferroviaria costiera: difficilmente verrà realizzata in tempi brevi una seconda linea, più arretrata nel territorio, in grado di assicurare percorrenze veloci: ma vi è una via di mezzo che è quella di migliorare l’esistente, eliminare i troppi intoppi e rendere puntuali gli orari.

Il pressing dei comuni, della Camera di Commercio e degli utenti stessi dovrebbe aver dato risultati positivi: il COR, Conseil d’Orientation des Infrastructures, ha fatto tappa a Nizza ed ha preso atto delle tante criticità che sono state fatte notare.

Come quelle delle linee minori: la Breil – Nizza ha ripreso il funzionamento dopo la frana che aveva interrotto la circolazione dei treni a Drap, ma esiste ancora il problema della velocità. Fino a quando una perizia tecnica non assicurerà che non esistono rischi, i treni continueranno a viaggiare a 40 chilometro orari, stessa velocità della tratta verso Tende quando i lavori saranno ultimati. Velocità che non invogliano l’utilizzo e che rischiano di accentuare lo spopolamento dell0’arriere pays.

Questo mentre la Regione PACA sta dando impulso all’altra “ligne” interna, quella del Train des Pigne, in grado di trasportare molti pendolari verso Nizza ed anche di offrire opportunità ai turisti.

L’impressione è quella che, sui trasporti ferroviari, sia in atto una partita molto importante per lo sviluppo economico del territorio e che il COR abbia dato, finalmente, prime importanti risposte positive.  

Beppe Tassone

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