Politica - 10 febbraio 2018, 08:00

Da Cannes ad Antibes: nasce un Pôle Métropolitain a Ovest di Nizza

Saranno 86 i comuni che aderiscono alla nuova realtà amministrativa: sono razionalizzazione della spesa e progetti o anche altre ragioni? La politica nizzarda dà le sue risposte

Antibes

Antibes

Nasce ad Ovest di Nizza un “polo metropolitano”: non si tratta di una città metropolitana, ma di un’alleanza tra quattro agglomerazioni che formeranno un’unica entità al fine di perseguire alcuni obiettivi comuni a tutto il territorio.

In ogni caso si tratta di un’operazione di razionalizzazione del territorio e delle sue risorse che vede “mettersi insieme” l’Agglomération Sophia Antipolis (Casa), quella di Cannes (Pays de Lérins), quella dei Pays de Grasse e la Communauté de Communes Alpes d’Azur.

Competenze del nuovo Pôle Métropolitain   saranno trasporti, cultura, tempo libero, rifiuti. Una realtà che unirà 86 comuni tra i quali Antibes, Grasse e Cannes: balza agli occhi in tutta evidenza il ruolo che il nuovo Pôle Métropolitain potrà svolgere.

Immediatamente la “politica” si è interrogata su cosa possa esserci dietro, al di là della necessità di razionalizzare gli sforzi e di ottenere risultati in settori che sono strategici per comuni ad alta valenza turistica come quelli che, da Villeneuve Loubet a Cannes, si affacciano sulla Costa.

A farsi carico dei primi passi del nuovo Polo metropolitano sarà il sindaco di Cannes David Lisnard al quale succederà, fra un anno, quello di Antibes Jean Leonetti, funzioni di vice presidente sono affidate a Charles-Ange Ginesy che è presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime.

Tutti nomi che appartengono all’altra metà del mondo delle Alpi Marittime: facile chiedersi se si tratti di un’operazione con un “retro pensiero” neanche poi tanto nascosto di contrapposizione ad Estrosi e alla “sua” Métropole Nice Côte d'Azur.

Tecnicamente la risposta è negativa: la necessità di “unire gli sforzi” è del tutto evidente e grandi realtà come Antibes, Cannes e Grasse certo non potevano rimanere nel “chiuso” delle loro rispettive Agglomération, ma non per questo è da escludersi che sia in atto un riposizionamento geografico, dopo che un recente sondaggio ha rivelato come, per le elezioni municipali di Nizza del 2020, Christian Estrosi non avrebbe avversari in grado di dargli fastidio.

Due questioni, in ogni caso, Christian Estrosi ha affrontato, rispondendo alle sollecitazioni di Nice Matin.

Quella dell’adesione al Pôle Métropolitain anche della Communauté de Communes des Alpes d’Azur che raggruppa località che sono limitrofe con quelli della Città Metropolitana di Nizza come Beuil, Péone o Châteauneuf d’Entraunes. Sulla “logica” di questa scelta, Estrosi ha scelto la strada del diritto all’autonomia nelle proprie scelte da parte di ogni ente locale:” Sono rispettoso dell’indipendenza di ogni sindaco, che il più legittimato a scegliere quanto è meglio per il proprio comune”.

Poi, sempre su sollecitazione di Nice Matin, un chiarimento a quanti vedono nel nuovo polo una manovra di Eric Ciotti nella lotta per il potere in atto a Nizza:” Smettiamola di far ruotare ogni decisione attorno ai rapporti tra me e Ciotti. La mia non è una politica politicante. Io cerco la vittoria economica della mia regione, del mio dipartimento, del mio territorio…!”.

Poi un’osservazione che costituisce un programma, ma anche un implicito giudizio sul nuovo polo metropolitano:” Non è una questione di concorrenza. La concorrenza alla quale noi dobbiamo fare fronte è quella con le grandi metropoli europee o con altri territori francesi, non nella nostra area territoriale…”.

Più chiaro di così!

Beppe Tassone

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