Altre notizie - 13 marzo 2018, 07:00

Terremoti, alluvioni, attentati, incendi: le misure di sicurezza nel tunnel della Ligne 2

Tutto il percorso del tram sarà sotto l’occhio delle telecamere e trasmesse ad una cabina di regia pronta ad adottare, in qualsiasi momento, i provvedimenti necessari

Il tunnel della Ligne 2 a Nizza

Il tunnel della Ligne 2 a Nizza

Pochi mesi ancora e la Ligne 2 del Tram inizierà il suo servizio, prima parziale e tutto in superficie, poi, a partire da fine anno i vagoni cominceranno ad avventurarsi nel sottosuolo di Nizza.

A regime saranno 3,2 i chilometri totalmente in galleria. Qualche timore è emerso, in molte persone, sulle misure di sicurezza e di tutela della pubblica incolumità che sono state adottate in previsione di eventi naturali e non che possano creare problemi durante la circolazione dei tram nel sottosuolo di Nizza.  

Terremoto

All’interno tunnel è stata posata una canna antisismica creata da un insieme di elementi uniti tra loro mediante l’utilizzo di martinetti che assicurano la necessaria elasticità alla canna. Un sistema che evita i rischi connessi con la decompressione del suolo dovuta ad un evento sismico. Si tratta della medesima tecnologia che è stata utilizzata a Lione nella Ligne B.  

Alluvioni e inondazione del mare  

Il punto maggiormente a rischio per l’eventuale “mare grosso” che, pur all’interno del porto, dovesse invadere la zona di accesso del tram al tunnel, é il capolinea posto lungo il Quai Cassini. La porta di accesso sarà protetta e potrà essere chiusa, in caso di necessità in modo ermetico. Altra chiusura è stata prevista, in questo caso per contrastare forti piogge o alluvioni, a Grosso, l’altra stazione di uscita del tram dal tunnel. In caso di eventi naturali, dunque, le due porte potranno essere chiuse in modo da evitare eventuali alluvioni. Contemporaneamente sono state protette le stazioni del percorso che danno accesso la parte sotterranea della Ligne 2 e pure le prese di aria lungo il percorso saranno poste tra i 30 e i 40 centimetri dal livello del terreno.   

Controlli e videosorveglianza

Tutto il percorso del tram, con particolare riferimento alla parte sotterranea, sarà sotto l’occhio delle telecamere della video sorveglianza che saranno trasmesse in tempo reale ad una cabina di regia pronta ad adottare, in qualsiasi momento, i provvedimenti necessari, ivi compreso il blocco delle corse e la chiusura delle porte di accesso al tunnel.  

Evacuazione in emergenza

E’ un’ipotesi che certo non è stata scartata e può rendersi necessaria anche per fattori esterni che, logicamente, ci si augura che mai debbano verificarsi. In ogni caso, l’ordine di evacuazione dai tram che stanno percorrendo la parte sotterranea verrà impartito attraverso sistemi di comunicazione che raggiungeranno tutti i passeggeri. A porte aperte scatterà, lungo i marciapiedi esistenti a fianco della linea tramviaria, un’illuminazione separata, autoalimentata e di emergenza che impedirà ai passeggeri di trovarsi al buio e consentirà di raggiungere la più vicina stazione di uscita che sarà indicata nel momento in cui dovesse essere impartito, a bordo del tram, l’ordine di evacuazione.        

Beppe Tassone

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