Business - 13 marzo 2018, 13:15

Prestiti Inpadap: ci sono novità per il 2018?

Qui si parlerà di quali sono le offerte da parte dell’Inpdap in materia di prestiti nel 2018 e si discuterà anche di quelle che sono le eventuali novità.

Prestiti Inpadap: ci sono novità per il 2018?

Lavoratori pubblici, dipendenti, pensionati, tutte queste persone che hanno fatto parte della pubblica amministrazione sono ammesse a ricevere prestiti da un ente assistenziale dedicato: l’Inpdap.

Qui si parlerà di quali sono le offerte da parte dell’Inpdap in materia di prestiti nel 2018 e si discuterà anche di quelle che sono le eventuali novità.

Ogni formula di prestito offerto da questo ente ha delle sue peculiarità specifiche che è bene conoscere per capire quale conviene richiedere e come farlo, in base alle proprie esigenze.

In ogni caso si può tenere presente un fatto: i prestiti Inpdap sono un’opportunità speciale perché hanno tassi agevolati, è questa la caratteristica che sfugge a molti consumatori. Il problema è che non sono aperti a tutti.

Quali prestiti Inpdap saranno offerti nel 2018?

In realtà non si parla nemmeno più di prestiti Inpdap. Questo accade perché sin dal 2012 ufficialmente l’Inpdap non esiste più. Si intende dire che l’ente è confluito a tutti gli effetti nell’Inps e infatti si parla ormai di prestiti Inps.

Ci sono 4 tipi principali di prestiti Inpdap offerti anche quest’anno:

·         Piccolo prestito Inpdap

·         Prestito pluriennale Inpdap

·         Prestito pluriennale garantito Inpdap

·         Prestito per insegnanti Inpdap

Ma come funzionano le varie tipologie di prestito sopra elencate? Facciamo riepilogo dei punti salienti per ogni tipologia.

Come funziona il piccolo prestito

Per dipendenti e pensionati pubblici esiste la possibilità di accedere a prestiti di piccola entità. Un prestito anche se piccolo sembra poter risolvere molti dei problemi che rischiano di affliggere la vita di un pensionato o di un dipendente che non guadagni grosse somme sullo stipendio.

Il nome del prestito è precisamente questo: Piccolo Prestito Gestione Pubblica ex Inpdap. Viene concesso a tutti, ma sempre tenendo conto delle disponibilità da parte dell’amministrazione, in fatto di bilancio.

Il prestito, come si può immaginare, offre accesso a piccole somme di denaro che sono rimborsabili in rate che vanno dai 12 ai 48 mesi. La durata del prestito varia in base all’ammontare della somma richiesta.

La concessione di questo tipo di prestiti avviene in modalità “Cessione del Quinto”. Ciò significa che il richiedente può godere di una rata che ammonti al massimo di 1/5 della pensione o della propria busta paga.

La cifra che si può ottenere se si pensa a un rimborso di 24 mesi è pari a 4 mensilità massime. Questo però solo se non si hanno altri prestiti in corso di rimborso, altrimenti si possono richiedere al massimo 2 mensilità.

Il prestito pluriennale: una formula vantaggiosa

Anche questo prestito è aperto solo ai dipendenti pubblici e pensionati Inpdap. Il nome proprio del prestito è “Prestito Pluriennale Diretto Gestione Pubblica”.

Questa tipologia di prestito viene erogata grazie alla disponibilità di denaro presente nel Fondo Credito che viene finanziato proprio grazie alla contribuzione dei dipendenti e pensionati del settore pubblico.

Il prestito viene erogato solo in base a una documentazione specifica che prevede anche la dichiarazione della finalità del prestito. Esiste un vero e proprio regolamento che sancisce le tipologie di finalità atte a richiedere il prestito.

Ogni dipendente o pensionato ha bisogno di una serie di requisiti prima di poter richiedere il prestito. Ad esempio si deve aver versato almeno 4 anni di contributi presso la Gestione Unitaria Credito, altrimenti il prestito non sarà erogato.

Come requisito non è richiesto il contratto a tempo indeterminato. Tutti i dipendenti che hanno un contratto a tempo determinato superiore a 3 anni sono comunque abili ad ottenere il prestito. I richiedenti possono poi estinguere il debito entro 5 o 10 anni, in 60 o 120 rate mensili a seconda delle esigenze specifiche.

Il prestito pluriennale garantito: qual è la differenza?

I prestiti pluriennali garantiti hanno come differenza il fatto che possono essere erogati al di fuori dell’Inpdap, ma solo da istituti di credito o società che sono convenzionate con l’Inps. Questo ente farà da garante attraverso il suo fondo di credito.

In che senso e fino a che punto fa da garante? La garanzia del prestito non è illimitata. Serve solo a coprire casi particolari, come quello del decesso del richiedente prima che il piano di ammortamento sia stato completato.

L’Inps provvederà ad estinguere il debito presso la banca o l’istituto dove è stato erogato e laddove possibile si rifarà della somma sborsata attraverso il TFR (trattamento di fine rapporto) del beneficiario del prestito.

Il requisito fondamentale di erogazione è che il dipendente abbia accumulato almeno 4 anni di servizio, 2 nel caso di mutilati di guerra, invalidi o decorati al valore militare.

I finanziamenti garantiti godono di tassi agevolati ed hanno una durata di 5 anni o 10 anni. La durata non può eccedere il periodo rimanente prima di andare in pensione. Il prestito agevolato è concesso grazie alla cessione del quinto dello stipendio che rappresenta un’ottima garanzia per banche e finanziarie al fine di erogare i prestiti.

Cosa c’è per gli insegnanti?

Gli insegnanti hanno una formula di prestito pensata appositamente per la loro categoria si tratta del piccolo prestito Gestione Magistrale. Il prestito è erogato dagli Inps a quegli insegnanti che sono iscritti a gestione ex Enam.

I requisiti per accedere a questa tipologia di prestito sono molto chiari. Possono averlo tutti gli insegnanti iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale che siano in servizio e a non meno di 2 anni dal pensionamento.

La somma che si può richiedere non deve superare le due mensilità del proprio stipendio. L’Inps provvede a verificare l’importo netto dello stipendio che si percepisce e verifica anche che non sia in corso la restituzione di qualche altro prestito.

Il tasso di interesse di questo prestito è davvero molto basso, infatti è il TAN è fisso all’1 e 50 percento. In più ci sono da sostenere solo altre piccole spese pari all’1% dell’importo lordo del prestito per spese di amministrazione e fondo di garanzia.

Il prestito si restituisce in 24 rate mensili e per trattenuta diretta in busta paga. Inoltre il prestito è finalizzato quindi per richiederlo bisogna dimostrare di dover sostenere una delle finalità espresse nel Regolamento ufficiale.

 

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU