Ci stiamo abituando, molto velocemente, a nuove applicazioni che, con sempre maggior frequenza, vengono proposte per semplificare la vita e, a volte, anche per “togliere qualche problema”.
E’ il caso di Sokyoot (a metà strada tra ciuccio e biberon), un’applicazione inventata da due nizzardi Guillaume Develter e Paul Henri Blanc che dà una grossa mano ai genitori dei bambini soprattutto di quelli di età compresa tra gli zero e i cinque anni.
L’idea è estremamente semplice e “geniale”: nulla di particolarmente nuovo, se non la creazione di una piattaforma che aiuta e gestisce al meglio. Il piccolino o la piccolina crescono e la frase che normalmente ogni mamma ha pronunciato molte volte nei primi anni di vita del bebé è sempre la solita “Non ci sta più dentro”.
Già, quando il bebé, non “sta più dentro ai propri abiti” che si può fare? Quando i giocattoli non lo divertono più? Quando le scarpine sono diventate strette o mangia nel piatto e non vuole più il biberon?
L’idea che propone Sokyoot è quella di “scambiare” gli abiti e gli altri accessori per la prima infanzia con quelli di altri genitori con piccini ancora più bebé o più cresciutelli.
S’inseriscono taglia e fotografia degli abiti e degli accessori che “non servono più” e si scelgono quelli che invece interessano e la piattaforma si occupa di procedere allo scambio. Tutto con estrema semplicità e senza bisogno di “pagare” abiti, biberon o giocattoli, semplicemente utilizzando un sistema di scambio che l’applicazione internet ha reso attuale e moderno, ma che qualche millennio alle spalle già li ha: “il baratto”.