L'Associazione Roya Expansion Nature, con un comunicato, ha avanzato una serie di richieste che evidenziano una serie di dubbi sullo scandalo dei lavori di realizzazione del nuovo tunnel del Col di Tenda.
In particolare viene richiesta alle autorità francesi ed italiane di procedere ad incaricare un pool di ingegneri indipendenti che valuti lo stato attuale del "nuovo tunnel" e soprattutto determini se possano ancora essere proseguiti i lavori di scavo.
Altra richiesta é quella di sottoporre a verifica la "vecchia galleria", che é attualmente in funzione, per comprendere se i lavori eseguiti sull'attigua nuova canna non l'abbiano eccessivamente indebolita e quindi se si possano continuare a far transitare i veicoli senza sottoporli a dei rischi.
Relativamente all’ipotesi d’inquinamento delle acque a causa del materiale di risulta degli scavi che non é stato asportato, l'associazione Roya Expansion Nature dubita che "la zona interessata sia ben più ampia di quella agli immediati confini del tunnel e che questo comporti un rallentamento dell'attività delle vicine sorgenti".
L'associazione, peraltro, non era presente alle manifestazioni al Colle di giovedì 10 maggio in quanto contraria allo scavo di una nuova galleria.