Bryan Ferry, innamorato della musica e delle arti è stato designato dal Sunday Times « padrino dello stile contemporaneo ». Nel 1972, con l’uscita del suo primo singolo « Virginia Plain », è stato riconosciuto come uno dei musicisti più innovativi ed eleganti dell’epoca, ed è subito stato considerato l’incarnazione dell’universo romantico evocato nelle sue canzoni. Il gruppo a cui apparteneva, i Roxy Music, deve principalmente il suo successo al titolo « Avalon », uscito nel 1983. Questo titolo è stato immediatamente riconosciuto dalla critica come uno dei più emblematici della storia del pop rock.
Qualche anno dopo, Bryan Ferry si è lanciato in una carriera solista e ha pubblicato diversi album, tra cui « These Foolish Things », « Another Time, Another Place », o ancora « In Your Mind ». Nel 1994, l’artista ha nuovamente collaborato con i musicisti dei Roxy Music per produrre l’album « Mamouna ». Nel corso della sua intera carriera, Bryan Ferry è giunto a combinare glamour americano e raffinatezza europea. Questo stile particolare si ritrova particolarmente nel suo omaggio a Bob Dylan, « Dylanesque », pubblicato nel 2007, e in « Olympia », una raccolta di pezzi inediti e di cover, uscito nel 2010. Il 2014 vede l’uscita del suo quattordicesimo album solista, « Avonmore », dove riprende il suo stile pop-rock raffinato.
Ex allievo dell’Accademia di Belle Arti, si preoccupa con grande dedizione dell’aspetto visivo del suo lavoro sia che si tratti della composizione dei suoi pezzi sia sulla scena. Bryan Ferry è un artista unico e imperdibile, con il carisma d’un Gainsbourg e l’eleganza d’un Sinatra. Appuntamento il 31 maggio 2018 sulla scena dell’Opéra Garnier Monte-Carlo con colui che possiede la rara particolarità d’essere considerato nel contempo un artista classico contemporaneo.
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