Politica - 17 settembre 2018, 18:00

La riva bianca e la riva nera

Nessuno scontro per la presidenza dei Républicains delle Alpi Marittime. Estrosi non si candida e guarda alle prossime europee. Siamo ai titoli di coda?

Christian Estrosi

Christian Estrosi

Non ci sarà alcuno scontro per la presidenza dipartimentale dei Républicains.

Christian Estrosi, presidente uscente, ha confermato ufficialmente quello che si era intuito da tempo: non si misurerà in uno scontro all’interno di quella che viene definita “famille politique” con il rivale Eric Ciotti che ha ormai la strada spianata e nessun avversario.

Una mossa, quella del Sindaco di Nizza, che trova fondamento, innanzi tutto, nella sua scelta di “consacrarsi al dibattito delle idee, non alla guerra dei capi” rimarcando come il suo movimento “France Audacieuse” non gli impedisce di “sostenere la sua famille politique, ma lontano dalla guerra civile”.

La mossa di Estrosi, da un lato svuota la funzione e il ruolo del presidente dipartimentale dei Républicains e contemporaneamente lascia aperta la porta a quelle che saranno le scelte per le imminenti elezioni del Parlamento Europeo.

La deriva verso una destra sempre più marcata da parte dei Républicains nella gestione del suo leader Laurent Wauquiez e del suo principale alleato, Eric Ciotti, infatti, rischia di chiudere il partito, che ha espresso numerosi Presidenti della Repubblica, in un cul de sac in previsione delle europee.

Soprattutto, se come pare, lo scontro di svilupperà tra la componente europeista, che avrà in Francia e in Europa quale leader Emmanuel Macron e la componente populista   che si rifà a Orban e, in Francia, a Marine Le Pen.

Fra questi due vasi di ferro, i Républicains rischieranno di fare la fine del vaso di coccio o saranno costretti a scegliere il campo nel quale giocare. Su questa scelta, pare ormai assodato, si dirimeranno le scelte future de la “France Audacieuse” e di quanti hanno assunto una posizione assolutamente europeista all’interno del partito dei Républicains come Valérie Pécresse la Presidente della regione dell’Ile de France non a caso a Nizza nei giorni scorsi.

Il no alla candidatura alla presidenza dipartimentale del partito da parte di Christian Estrosi suona dunque come indicazione chiara di scelte che potrebbero anche diventare irreversibili.

La reazione di Eric Ciotti è stata sarcastica: invece di salutare una decisione che gli spiana la strada ha affidato a Twitter questo commento: “Mi dispiace che Estrosi rifiuti il dibattito che gli ho proposto. È un atto di sfiducia nei confronti della sua famiglia politica e dei militanti, che gli hanno dato tutto”.

Affermazione che non cela la difficoltà nella quale versano i Républicains, ormai lasciati in mano della loro componente populista, ma con un elettorato che non guarda nella direzione della Le Pen e che, nelle ultime Presidenziali, al ballottaggio, hanno nella quasi totalità votato per Emmanuel Macron.

Svolta che vide allora Christian Estrosi in prima fila e che nelle breve termine potrebbe condurre a rotture definitive che riscriveranno la geografia politica francese con la nascita di una seconda gamba nella destra, fedele ai valori gollisti ma, soprattutto, non disposta a dare l’addio alla Comunità Europea e ai valori repubblicani.    

Beppe Tassone

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