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Eventi | 13 gennaio 2019, 10:00

“Bernar Venet, les années conceptuelles 1966-1976” al MAMAC

Prorogata fino al 24 marzo l'eccezionale mostra di uno dei maggiori esponenti dell’arte concettuale

Bernar Venet dans son atelier à Nice, 1966. © Courtesy Archives Bernar Venet, New York

Bernar Venet dans son atelier à Nice, 1966. © Courtesy Archives Bernar Venet, New York

E' stata prorogata fino al 24 marzo 2019, al MAMAC di Nizza, l'eccezionale mostra "Bernar Venet. Gli anni concettuali 1966-1976 ".

Bernar Venet iniziò, negli anni '60, una radicalizzazione senza precedenti dell'esperienza artistica e della produzione estetica. Urtato profondamente dalle convenzioni dell'arte francese, affascinato dal formalismo americano e, soprattutto, da Marcel Duchamp, divenne, dal 1970, uno dei leader dell'arte concettuale.

La mostra propone per la prima volta di esplorare il periodo poco conosciuto del suo lavoro, che iniziò proprio a Nizza per giungere poi alla piena maturazione negli Stati Uniti. Concettuale, scultorea e pittorica, l'opera di Bernar Venet si sviluppa in una fine riflessione sull'identità dell'arte e dei rapporti tra espressione artistica e conoscenza scientifica, associando l'incertezza, la casualità e il disordine ai dati matematici.

Un’analisi del periodo nel quale Bernar Venet introduce nel campo dell'arte, la pura astrazione della ricerca scientifica, l'oggettività e la razionalità della matematica, segnando anche l'inizio di un vero approccio multidisciplinare.

La mostra al MAMAC si é affiancata con quella, sempre dedicata all’artista, dal titolo “Bernar Venet, rétrospective, 2019- 1959”, che si é tenuta, fino al 6 gennaio, al Musée d'art contemporain di Lione.

Beppe Tassone

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