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Ambiente | 01 giugno 2019, 07:00

Natura 2000 di Cap Ferrat: un percorso virtuoso

Ottimi risultati dopo gli sforzi della Métropole Nice Côte d'Azur su uno specchio d’acqua unico e meraviglioso

Natura 2000 di Cap Ferrat

Natura 2000 di Cap Ferrat

Si è riunito, a Beaulieu-sur-Mer, il comitato direttivo del sito di Natura 2000 di Cap Ferrat a Beaulieu-sur-Mer per una valutazione sulle azioni intraprese, nello specchio d’acqua, da parte della Métropole Nice Côte d'Azur.

Queste i principali risultati

Gli ormeggi sugli “herbiers de Posidonie” sono ridotti
Questa è una vera priorità e una sfida ambiziosa perché occorre trovare il giusto equilibrio tra il rafforzamento della conservazione dell'ambiente marino e il mantenimento delle attività necessarie per lo sviluppo economico del territorio.

Poiché l'ancoraggio è una delle principali fonti di degrado degli habitat marini, e in particolare delle praterie di Posidonia (che è una specie protetta), era imperativo ridurre questi impatti.

I regolamenti si sono evoluti. I permessi di ancoraggio avvengono in base alle dimensioni dei battelli. Sono stati istituiti "ormeggi ecologici" nei siti di immersione e è in corso uno studio di fattibilità per la creazione di una zona di ormeggi sviluppata per la nautica da diporto.

Gli ancoraggi sono, in generale, oggetto di un attento controllo e i diportisti sono regolarmente sensibilizzati.

Aumentare la consapevolezza per preservare l’ambiente
Oltre a sensibilizzare i diportisti, durante questa prima fase di gestione, l'accento è stato posto anche sulla sensibilizzazione degli utenti e del pubblico.

Sono state intraprese azioni per pubblicizzare il sito Natura 2000 "Cap Ferrat", il suo patrimonio naturale marino, i suoi interessi con lo scopo di cambiare i comportamenti delle persone.

Pannelli informativi sono stati installati a Beaulieu, Eze e Cap d'Ail, è stato distribuito un volantino, organizzate passeggiate ed escursioni lungo il sentiero costiero oltre a conferenze e mostre per aiutare a scoprire e meglio conoscere il sito.

È stata inoltre creata un'area educativa marina per educare i più giovani a proteggere la biodiversità del sito.

Gli ecosistemi degradati vengono ripristinati
Un esperimento di restauro ecologico su una barriera coralligena a sud di Cap Ferrat è stato avviato con il team di oceanologia di Andromède e il supporto dell'Agenzia delle acque.

Un'area sepolta diversi anni fa a 40 metri di profondità è stata pulita dai subacquei per consentire un recupero naturale dell'ecosistema degradato.

L'evoluzione sarà seguita per 5 anni, in particolare attraverso una riproduzione particolareggiata, in 3D, dell’area.

La riunione del comitato direttivo ha anche lanciato una nuova fase di gestione per i prossimi tre anni con grandi prospettive per il futuro del sito di Natura 2000 Cap Ferrat, la cui gestione a mezzo di volontari è portata ad esempio dalle autorità marittime.


Beppe Tassone

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