Grazie alla qualità dei paesaggi e ala professionalità nell’accoglienza, la costa della Métropole Nice Côte d’Azur attrae molte imbarcazioni, grandi e piccole.
L'afflusso in mare, in questi ultimi anni, è cresciuto in modo significativo.
Questa presenza avvantaggia, senza dubbio, l’economia locale, ma potrebbe essere responsabile di danni all'ambiente marino.
Gli ancoraggi, soprattutto, danneggiano l’ecosistema e in particolare la posidonia, una pianta marina millenaria.
La Métropole Nice Côte d’Azur è da tempo impegnata nella protezione dell'ambiente marino con particolare riferimento alla questione relativa all’ancoraggio e alla presenza di imbarcazioni.
Per questa ragione e per sensibilizzare sempre di più gli utenti del mare è stato creato e distribuito un video (clicca qui) , che illustra l'impatto positivo del turismo nautico quello negativo degli ancoraggi e prospetta alcune soluzioni per un turismo responsabile ed eco compatibile.
Un intervento in collaborazione con l’Agence française pour la biodiversité e con quanti gestiscono i siti Natura 2000 del Dipartimento: MNCA, Ville d’Antibes e Communauté d’agglomération de la Riviera française.
E’ stata avviata una cooperazione con le autorità marittime per la sorveglianza degli ormeggi soprattutto ove è presente la posidonia con particolare riferimento al sito Natura 2000 "Cap Ferrat" gestito dalla MNCA dal 2013.
E’ stato inoltre pubblicato (in francese ed in inglese) un manifesto che illustra le 7 migliori pratiche del navigatore responsabile .
Il volantino, che è diffuso nei porti, è inserito al fondo di questo articolo.
Argomenti trattati sono il rispetto della fauna, l’ormeggio, la pesca e l’ inquinamento.