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Ambiente | 26 novembre 2019, 08:00

Passata è la tempesta…

L’allarme di Meteo France, l’allerta rossa del week end, le piogge e gli appelli: la temperatura del mare tra le causa di un disastro destinato, purtroppo, a ripetersi

Gli effetti delle forti piogge (foto tratta dai social)

Gli effetti delle forti piogge (foto tratta dai social)

E’ il mare l’imputato numero uno dei disastri che le forti piogge hanno provocato nei giorni scorsi.
Un imputato “incolpevole”, ma sempre responsabile di aver provocato, con le sue temperature, le forti piogge, a volte veri e propri scrosci, che hanno provocato danni e lutti nel Dipartimento delle Alpi Marittime.

La foto che abbiamo scelto, una delle tante che i social hanno pubblicato in questi giorni, è il simbolo “forte” dell’impotenza di fronte agli elementi che si sono scatenati.

In un week end sono scesi 289 millimetri di pioggia a Coursegoules (un vero record), 155 ad Antibes e 147 a Nice Rimiez: numeri che indicano chiaramente le ragioni di una situazione che si è fatta, momento dopo momento, sempre più critica.

Del resto non si tratta di un fatto nuovo, in un anno è la seconda volta che scatta l’allerta rossa (primo livello), mentre non si contano più quelle arancione (il secondo livello).

La macchina dei soccorsi ha funzionato bene, con interventi coordinati fra la prefettura, la Métropole e le città interessate, ma l’impotenza era tangibile.

L’appello lanciato da Christian Estrosi a non uscire di casa indica chiaramente la preoccupazione e il livello di preoccupazione che, nei momenti più difficili, si respirava nelle sale dove erano riuniti i responsabili della sicurezza.

Dicono gli esperti che questi fenomeni sono destinati a ripetersi, purtroppo, soprattutto in autunno.

L’imputato è il mare con le sue temperatura ancora alte (oggi la temperatura dell’acqua è ancora di 16°) che, quando entrano in contrasto con l’aria fredda dell’atmosfera proveniente dall’area artica, genera una grande umidità che va a sviluppare fenomeni temporaleschi anche di inaudita portata.

I fenomeni, secondo gli esperti, sono destinati ad aumentare nei prossimi anni: una ragione in più per chiedere scusa all’ambiente e recitare il mea culpa.



Beppe Tassone

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