Altre notizie - 21 marzo 2020, 06:30

Coronavirus: scatta il coprifuoco a Nizza. Stasera tutti in casa! Incidenti questa notte ai Moulins

Oggi niente posta, attesi una dozzina di malati provenienti dalla Corsica. Anche a Monaco chiuse le spiagge. Cresce l’aggressività. Il bollettino con i dati dell’infezione

Coronavirus: scatta il coprifuoco a Nizza. Stasera tutti in casa! Incidenti questa notte ai Moulins

Ancora troppa gente a zonzo per Nizza e Christian Estrosi, dopo averlo fatto balenare per tutta la giornata, sul far della sera sceglie le maniere forti.

Sono le 20,15 quando nelle redazioni dei giornali giunge il comunicato stampa che impone un nuovo, forte, giro di vite.

Il week end si avvicina e il rischio che le strade, questa sera, possano trasformarsi nella solita movida è forte.

Scatta quindi il coprifuoco.

A partire dalle 23 di questa sera e fino alle 5 di domani, domenica 22 marzo, sarà vietato uscire di casa, fatta eccezione per ragioni di lavoro e di salute.

E’ una delle tre ordinanze adottate dal Sindaco di Nizza, assieme con quella di chiusura 24 ore il giorno a pedoni e ciclisti della Promenade des Anglais (lato mare) e quella di divieto di formazione di gruppi di persone sui più importanti assi cittadini, tra i quali Avenue Jean Médecin.

La sanzione, in caso di inosservanza, è di 38 euro (11 euro se viene pagata entro 24 ore).

Queste misure si aggiungono alla chiusura dei giardini, dei parchi, dei giochi per bambini e di tutti i mercati, alimentari e non.

Oggi niente posta nelle buche da lettere francesi: una novità perché il facteur non manca mai all’appuntamento quotidiano. Chiusi anche gli uffici postali.
Non è solo l’effetto delle misure adottate per il contenimento dell’infezione, ma anche una necessità per dare un minimo di respiro sia ai portalettere, sia agli impiegati delle poste che hanno dovuto, in questi giorni, far fronte ad una crescita del lavoro dovuta alle crescenti malattie dei loro colleghi.

Emerge anche nel settore delle poste il disagio e la preoccupazione per la crescita dell’aggressività da parte delle persone che si rivolgono loro.
Quella dell’aggressività crescente, sintomo anche della paura e dell’incertezza che si fa strada nelle persone rappresenta un elemento al quale chi è in prima linea nei negozi, negli uffici e negli ospedali deve far fronte in modo crescente.

Ieri sera, venerdì 20 marzo, intorno alle 21 una trentina di giovani si sono raggruppati a Nizza nel quartiere dei Moulins bruciando cassonetti dell’immondizia e gettando proiettili contro le forze dell’ordine.
L’intervento della polizia, anche con un elicottero che illuminava la zona, ha riportato, intorno alle 22 la situazione sotto controllo.

Intanto l’epidemia che sta colpendo la Corsica provocherà nelle prossime ore l’arrivo di una porta elicotteri con numerose persone malate che verranno poi ospitate negli ospedali del PACA e, in particolare, della Costa Azzurra.
Giungeranno una dozzina e più di persone malate che necessitano di essere inserite in reparti di rianimazione.
La Corsica è una regione con l’età media della popolazione superiore alla media francese: 94 mila anziani su una popolazione complessiva di 340 mila. E’ Ajaccio la città che conta il maggior numero di persone infette.

Pure il Parco Nazionale del Mercantour è chiuso, con divieto di svolgimento di qualsiasi attività di piacere, sportiva o di scalata.

Anche il Governo del Principato di Monaco ha chiuso le spiagge, i parchi e giardini e i giochi per bambini.
Vietata l’uscita da casa, fatta eccezione per le “solite” e ormai ben note ragioni che si rincorrono un po’ in tutti gli Stati:

  • Per acquisti necessari per l’attività professionale o di generi alimentari di prima necessità in negozi prossimi all’abitazione;
  • Per ragioni di salute;
  • Per imperative ragioni famigliari, per l’assistenza alle persone vulnerabili o per occuparsi dei bambini; 
  • Per l’attività fisica individuale con l’esclusione di pratiche sportive collettive o per le necessità degli animali domestici.


Ieri sera è stato pubblicato il consueto bollettino, che reca dei numeri che non lasciano tranquilli.
Eccone il testo:
Dal 21 gennaio 2020, 12 612 casi di COVID-19 sono stati accertati, comprensivi di 450 decessi.

Questa la suddivisione, comunicata da Santé Publique France, per regioni (alle ore 15 del 19 marzo 2020).

  • Auvergne-Rhône-Alpes: 1 101
  • Bourgogne-Franche-Comté: 770
  • Bretagne: 346
  • Centre-Val de Loire: 219
  • Corse: 168
  • Grand Est: 3 006
  • Hauts-de-France: 759
  • Ile-de-France: 3 818
  • Normandie: 287
  • Nouvelle-Aquitaine: 432
  • Occitanie: 537
  • Pays de la Loire: 190
  • Provence-Alpes-Côte d’Azur: 826

Totale territorio metropolitano: 12 459

  • Guadeloupe: 51
  • Saint-Barthélémy: 3
  • Saint-Martin: 4
  • Guyane: 15
  • Martinique: 32
  • Mayotte: 7
  • La Réunion: 38

Totale territori d’Oltre Mare: 153

Nella giornata di ieri, venerdì 20 marzo, è stato riscontrato, nel Principato di Monaco, un nuovo caso di infezione da coronavirus: sono pertanto 12 le persone ammalate, di cui una è guarita.

Nel Dipartimento delle Alpi Marittime, sempre nella giornata di ieri sono decedute, a causa del Covid 19, due persone: salgono così a 3 le vittime dell’infezione in Costa Azzurra. 



Beppe Tassone

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