E’ stato Stan Palomba, Presidente di Nice la Belle e della Federazione FATP, a ricordarlo: domani senza la maledizione del coronavirus, a poco più di un mese da un altro grande appuntamento, la Fête des Mai, si sarebbe dovuto svolgere, nei giardini di Cimiez, il “Festin des courgourdons” con stand espositivi, musiche, danze tradizionali, animazioni.
La vera festa della ripresa delle manifestazioni dopo l’inverno, un’esplosione di colori, musica, profumi, sapori e tanti fiori in mezzo alle tradizionali zucche.
Invece niente di tutto questo: su Twitter, Stan Palomba posta la composizione fotografica che inseriamo a corredo di questo articolo e dà l’appuntamento direttamente al Festin des Cougourdons 2021.
Però, anche in un momento di emergenza, non occorre perdere le radici, dimenticare le tradizioni, far venir meno l’attaccamento alla cultura locale.
E quindi ricordiamo insieme cosa rappresenta questa festa nella cultura di Nizza e del suo territorio.
Il "cougourdon" è il nome in nizzardo dato al frutto di una pianta della famiglia delle cucurbitacee. Questo ortaggio non commestibile, introdotto nella regione nel sedicesimo secolo, fu rapidamente adottato dal popolo di Nizza per le sue qualità: impermeabile dopo l'essiccazione al sole, è spesso usato come utensile da cucina. Le sue forme originali ispirano gli artigiani.
Spesso dipinto, è anche inciso con motivi geometrici o intrecciati che lo rendono, per le sue decorazioni, un apprezzabile soprammobile. Anche i musicisti hanno scoperto in questo insolito vegetale un forte potenziale musicale. Continua a ispirare musicisti e artisti di Nizza che perpetuano e rivisitano la tradizione di "cougourdon".
Appuntamento dunque fra un anno…