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Altre notizie | 02 aprile 2020, 06:35

Piovono le multe, troppi gli indisciplinati. Gel non efficaci distribuiti (e ritirati) a Nizza: quale codice devono riportare

A Nizza iniziati i tamponi ai cittadini, 19 infettati in due case di riposo. Il sindaco di Sanary ritira le ordinanze estemporanee. I dati dell’epidemia

Controlli di polizia a Cannes (Ville de Cannes)

Controlli di polizia a Cannes (Ville de Cannes)

Il cerchio si è chiuso ed è forse la notizia che molte persone attendevano e non devono nemmeno essere forzatamente residenti a Nizza.
Chiunque tema di essere stato infettato dal Covid 19 può presentarsi, senza alcuna formalità (ma con tanta “santa” pazienza) alla Clinica Saint-George, sulle alture di Nizza, poco oltre Cimiez, per essere sottoposto ad un tampone ed eventualmente, nei casi gravi, essere trattenuto e ricoverato nel grande centro medico.

Un servizio “coperto” dalla carte vitale in possesso ad ogni francese che richiede un’unica condizione evidente, quella di mostrare dei sintomi che possano far temere di essere infettati (tosse, febbre, difficoltà respiratorie). Due volte al giorno dalla clinica vengono portati a Marsiglia i tamponi e il giorno dopo comunicato l’esito dell’analisi.
Tutto il procedimento avviene al di fuori della clinica, all’interno di tende, così da evitare ogni rischio all’interno del centro ospedaliero.

Intanto si apre un altro fronte relativamente alle case di riposo: a Nizza due strutture, gestite dal comune tramite i servizi sociali, segnalano casi di infezione da coronavirus. Nove persone alla maison de retraite Grosso e cinque a Valrose. Immediate le misure di contenimento, con ogni anziano ricoverato in camera singola, assistito sempre dal medesimo staff. I dipendenti delle strutture saranno oggi sottoposti al tampone e, intanto, il comune ha riservato delle stanze all’Holiday Inn di Boulevard Victor Hugo per ospitare il personale sanitario e di assistenza che non ritenesse di ritornare in famiglia una volta terminato il turno di lavoro. Il livello di preoccupazione per quanto potrebbe verificarsi all’interno delle case di riposo, dopo Mougins, è al massimo.

C’era anche Christian Estrosi, ieri mattina allo Stade Vauban all’inaugurazione centro di consulenza “alla coreana” dedicato ai pazienti che pensano di essere portatori di COVID-19 e che ne presentano i sintomi. Il Sindaco di Nizza é appena tornato “negativo” al coronavirus che lo ha costretto in isolamento dal 16 marzo. 

Un gel idroalcolico, non in grado di distruggere i virus, ma solo i batteri è stato distribuito, per errore, a Nizza, da parte del comune, al personale addetto alla cura e all’assistenza. Si tratta di uno stock di gel, donato alla città da un benefattore, che reca l’indicazione EN 1276 (e quindi è esclusivamente battericida) e non EN 14476 (utile anche contro i virus). Quanti li hanno ritirati sono stati invitati a restituirli alla Fiera di Nizza (dove è in atto la distribuzione) dove verranno sostituiti con prodotti idonei.

Non ha trascorso un bel 1° aprile il sindaco di Sanary, località del PACA, il cui primo cittadino con una serie di ordinanze aveva vietato di allontanarsi per più di 10 metri dall’uscio di casa o previsto delle multe per chi veniva sorpreso ad aver acquistato un solo prodotto, dalla baguette al giornale. Il Prefetto del Var non ha ritenuto che queste ordinanze avessero tutti i crismi della legittimità ed ha richiesto un giudizio al Tribunale Amministrativo. Prima del pronunciamento il Sindaco ha revocato le ordinanze, temendo forse che a sua volta gli venisse vietato di uscire di casa per raggiungere il municipio…

Anche a Cannes la polizia municipale sta verificando “a tappeto” le certificazioni e le ragioni che hanno indotto le persone ad uscire da casa. Obiettivo i servizi di trasporto condiviso e il centro cittadino. Ad oggi 1.331 multe sono state comminate a cittadini che non erano in regola.

L’importo delle multe, dopo l’ultimo intervento governativo, è di 135 euro la prima volta e di 200 euro (che diventano 400 se non si paga entro 45 giorni) se si è multati per la seconda volta nell’arco di 15 giorni. Nell’ipotesi di 4 violazioni in 30 giorni la multa cresce a 3.750 euro oltre a 6 mesi di arresto.

Ieri sera sono stati resi noti alcuni dati relativi all’epidemia e altri sono stati oggetto di una conferenza stampa.
Dal 21 gennaio 2020, 56.989 casi di COVID-19 sono stati accertati (+4.861 nuovi casi rispetto al 31/03), comprensivi di 4.032 (+ 509) decessi in ospedale.

Il bollettino della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur, ieri, non è stato pubblicato. Sono solo stati resi noti i numeri dei ricoverati in ospedale che sono 1.357 di cui 332 in rianimazione. Il totale dei morti nelle strutture ospedaliere nella regione è salito ad 124.

Nel Dipartimento delle Alpi Marittime, alla data del 1° aprile le persone ricoverate in ospedale sono 149 di cui 41 in rianimazione. Le persone decedute, in ospedale, sono 29 e quelle dimesse 132.

Nel Principato di Monaco sono 3 i nuovi casi, il totale delle persone positive al Covid-19 sale così a 55 delle quali 2 guarite. Le persone ricoverate in ospedale sono 12 delle quali 2 in rianimazione. Il numero dei deceduti resta fermo a 1.  



Beppe Tassone

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