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Altre notizie | 07 aprile 2020, 08:00

“Se vi becco fuori casa…”, le misure adottate dal Prefetto delle Alpi Marittime e dal Sindaco di Nizza

Scatta prima il coprifuoco, divieto di fare la corsetta dalle 12 alle 18, presto obbligatorie le mascherine. Pugno duro della Polizia

Porto di Nizza

Porto di Nizza

E’ difficile far rispettare il confinamento quando il cielo è azzurro, il mare di un blu che incanta, la temperatura è primaverile e quella dell’acqua tocca i 14°.
Lo devono aver pensato in parecchi, perché proprio “confinataNizza in queste giornate non lo appare.

Non lo è apparso soprattutto al Prefetto, Bernard Gonzalez, al Sindaco, Christian Estrosi e al Procuratore della Repubblica, Xavier Bonhomme, che, ieri, hanno tenuto una conferenza stampa comune per annunciare misure aggiuntive a quelle già in vigore.

Il timore che la settimana di Pasqua si trasformi in un happening, dopo che circa il 12% della popolazione pare non aver rispettato le norme di confinamento, è forte.
Così, mentre alcune persone che avevano giocato a rimpiattino con la polizia nella giornata di ieri, finendo in guardina sono ancora agli arresti in attesa di una sentenza che sarà gioco forza esemplare, la corsa contro il tempo è ormai lanciata.

Innanzi tutto il copri fuoco che sarà anticipato, in alcuni quartieri meno rispettosi delle regole, alle ore 20 e poi il divieto di uscire per la “corsa o passeggiata salutare” che dirsi si voglia dalle 12 alle 18, proprie nelle ore che avevano convinto molti nizzardi a “correre fino alle spiagge”.

Le multe sono salate, ma il rischio è notevole, soprattutto se si tiene conto che si rischia di vanificare gli sforzi di “riaprire” il più in fretta possibile per dare ossigeno al turismo ed all’economia locale.

Di qui il pugno duro annunciato in conferenza stampa, assieme con la notizia che fra qualche giorno verranno distribuite maschere lavabili a tutti i nizzardi e che, con un’ordinanza, ne sarà reso obbligatorio l’uso per uscire di casa.  
Altri provvedimenti si aggiungono a questi.

Così se Christian Estrosi, Sindaco di Nizza e Presidente della Métropole, ha chiuso ai turisti gli hotel ed ha chiesto ad Enedis di verificare se qualcuno “ha fatto il furbo” ed é giunto “quatto quatto” nelle seconde case (una bella multa più un confinamento di 14 giorni non glielo toglie nessuno e se per caso fosse positivo al coronavirus sarebbe anche penale…), il Prefetto, Bernard Gonzalez, ha mobilitato in tutto il Dipartimento delle Alpi Marittime le forze di polizia con tablet e taccuini per appioppare multe su multe, anche con l’ausilio dei droni che ora hanno preso il posto dei cani poliziotto…

E non basta: tutta l’area portuale è stata chiusa al traffico pedonale.
Non si possono fare due passi o footing all’interno del porto e nemmeno delle strade che gli fanno da contorno (Quai Lunel,  Papacino, des Docks, Esplanade de la Douane,  Place Île de Beauté lato porto, Quai des II Emmanuel, Rue du Lazaret, Boulevard Stalingrad fino a Franck Pilatte, Quai Napoléon 1er, Parking d'Entrecasteaux e Parking des Galères): misure che praticamente “sigillano” una delle aree preferite dopo la chiusura della Promenade des Anglais e dei parchi ai pedoni.

Sempre il Prefetto ha confermato i divieti di accesso alle spiagge e ai sentieri costieri, agli argini e alle aree limitrofe a fiumi, canali e laghi oltre alle montagne con i relativi sentieri.

Sono mobilitati oltre 160 mila tra poliziotti e gendarmi in tutta la Francia per far rispettare il divieto di movimento.

Solo dopo Pasquetta si potrà dire quanto queste misure si siano rivelate efficaci e fino a che punto il motto tutto nizzardo “Men bati sieu Nissart” avrà avuto il sopravvento. Quel giorno si farà anche il conto del gettito delle multe, difficile dubitare che si rivelerà notevole.

    




Beppe Tassone

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