È ancora in viaggio il truck azzurro di Una vita da social, la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia. Ieri ha fatto tappa in Francia, a Mentone.
Se i rischi che i ragazzi possono incontrare sul web - cyberbullismo, adescamenti, solo per parlare dei più 'noti' - non hanno frontiere, come non ne ha la rete, anche l'informazione e la prevenzione stanno al passo, superando i confini per andare a parlare con tutti i ragazzi, i genitori, gli insegnanti interessati a informarsi sui pericoli di una navigazione non consapevole e sugli accorgimenti per evitare brutte sorprese.
Questo lo spirito della tappa transfrontaliera della terza edizione dell'iniziativa partita a settembre scorso da Napoli, che ha raggiunto nelle due edizioni precedenti circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 istituti scolastici coinvolti, 18.000 km percorsi e oltre 130 città. Non poteva mancare la pagina Facebook, con oltre 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza on line.
Ora gli operatori della Polizia postale e delle comunicazioni incontrano i ragazzi e gli educatori a Mentone, in una «giornata di confronto internazionale» nella quale, ne è certo il dirigente del compartimento Polizia postale e delle Comunicazioni di Genova Giorgio Bacilieri, «ciascuno riuscirà ad accrescere ulteriormente le proprie esperienze». Perché anche i «nativi digitali» di Mentone, spiega il dirigente, «sono accomunati a quelli italiani da un utilizzo massiccio dei social network», e sono spesso impreparati alle conseguenze del loro uso senza conoscerne i rischi.
Per questo l'attività di sensibilizzazione è ancora più importante: secondo una ricerca di Skuola.net realizzata per la Polizia di Stato su un campione di circa 4.000 studenti di scuole medie e superiori, nell'anno scolastico 2014/2015 il 58% degli studenti non ha ricevuto in ambito scolastico incontri di formazione sull’uso consapevole della rete.