Festival di Cannes: 'I, Daniel Blake' di Ken Loach vince la Palma d'Oro per il miglior film

Il 69° Festival Internazionale del Cinema di Cannes premia con la Palma d'Oro per il miglior film 'I, Daniel Blake' di Ken Loach, una pellicola di denuncia sociale ambientata nell'Inghilterra di oggi. Il regista britannico, classe 1936, riceve per la seconda volta nella sua carriera il massimo riconoscimento di Cannes dopo 'Il vento che accarezza l'erba' nel 2006. Con la Palma d'Oro d'onore, inoltre, la 69esima edizione rende omaggio all'attore francese Jean-Pierre Léaud, il cui nome è scritto nella storia del Festival.

Il premio principale della manifestazione è una palma come tributo allo stemma della città ospitante. La Palma d'Oro e quella d'onore sono state consegnate insieme agli altri riconoscimenti domenica 22 maggio, durante la cerimonia di chiusura al Grand Théâtre Lumière. Nel 2016 c'è stato un cambio della guardia per il maestro di cerimonie. Dopo due anni in cui il ruolo è spettato a Lambert Wilson, ad animare le serate ufficiali è arrivato un altro attore francese: Laurent Lafitte, che in aggiunta è un brillante umorista.

Anche quest'anno si è rinnovata la duplice natura del Festival e del cinema stesso, quella di settima arte e nel contempo di industria cinematografica. Le opere in competizione erano 21, provenienti da America, Europa e Asia con nomi di alto livello. A presiedere la giuria è stato chiamato il regista, sceneggiatore e produttore australiano George Miller, Premio Oscar nel 2007 per il miglior film d'animazione con 'Happy Feet'. I giurati, tra i quali figurava la 'nostra' Valeria Golino, hanno stabilito il seguente Palmarès:

•         Grand Prix Speciale della Giuria per originalità e ricerca: 'Juste la fin du monde' di Xavier Dolan

•         Prix de la Mise en Scène ex aequo al miglior regista: Cristian Mungiu per 'Bacalaureat'

•         Prix de la Mise en Scène ex aequo al miglior regista: Olivier Assayas per 'Personal shopper'

•         Prix du Scénario alla migliore sceneggiatura: Asghar Farhadi per 'Forushande' di cui è sceneggiatore e regista

•         Prix du Jury al lungometraggio apprezzato dalla giuria in modo speciale: 'American honey' di Andrea Arnold

•         Prix d'Interprétation al miglior attore: Shahab Hosseini per 'Forushande' di Asghar Farhadi

•         Prix d'Interprétation alla migliore attrice: Jaclyn Jose per 'Ma' Rosa' di Brillante Mendoza

La 'Sélection Officielle' conta due ulteriori presidentesse. L'una è la regista ed attrice francese Catherine Corsini, nota tanto per il cinema impegnato quanto per l'intenso attivismo per i diritti umani nel mondo. La 'sua' giuria a Cannes69 assegna la Caméra d'Or per la miglior opera prima, che rappresenta il riconoscimento più prestigioso dopo la Palma d'Oro, a 'Divines' di Houda Benyamina.

L'altra è la regista e sceneggiatrice giapponese Naomi Kawase, alla guida della giuria di Cinefondazione, che sostiene i giovani, e Cortometraggi. La Kawase non è affatto nuova sulla Croisette: Caméra d'Or nel 1997 con 'Moe no suzaku', Grand Prix Speciale della Giuria nel 2007 con 'Mogari No Mori' e lei stessa giurata nel 2013. Per la sezione Cortometraggi vince la Palma d'Oro 'Timecode' di Juanjo Gimenez (Spagna, 15') e si aggiudica una Menzione Speciale 'A moça que dançou com o diabo' di João Paulo Miranda Maria (Brasile 14').

La giuria della CST, vale a dire della Commissione Superiore Tecnica dell'immagine e del suono, attribuisce  il Prix Vulcain de l'Artiste-Technicien a Seong-Hie Ryu per la direzione artistica, ritenuta di grande ispirazione, dell'opera 'Mademoiselle' di Park Chan-Wook.