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In Breve

| 24 novembre 2015, 07:00

Viaggiare e raggiungere la Francia é piú facile con la liberalizzazione dei bus

Nell'agosto di quest'anno, anche la Francia ha abbracciato questa politica di liberalizzazioni, che è stata sancita dalla Legge Macron

Viaggiare e raggiungere la Francia é piú facile con la liberalizzazione dei bus

Da diversi anni in Europa è in atto un processo di liberalizzazione del mercato degli autobus. Nel 2013 la Germania ha fatto da battistrada, consentendo a nuove compagnie di trasporto collettivo su gomma di inserirsi nel mercato e ampliare notevolmente sia la rete di collegamenti che la qualità del servizio.

Tant'è vero che nel 2014 si sono registrati sul territorio tedesco circa 20 di viaggi in pullman, più del doppio rispetto all'anno precedente.

Nell'agosto di quest'anno, anche la Francia ha abbracciato questa politica di liberalizzazioni, che è stata sancita dalla Legge Macron, un provvedimento legislativo destinato a modernizzare l'economia francese e quindi ad attirare investimenti in diversi settori, specialmente in quello dei trasporti. Come si può leggere sulla pagina informativa che il portale di viaggi GoEuro ha dedicato alla rete di autobus francese, gli effetti sono stati più che positivi: ampliamento della rete di collegamenti sul territorio francese, miglioramento degli standard, maggiore competitività e abbassamento dei prezzi sia per le tratte nazionali che per quelle internazionali

 

Come si può vedere dalla mappa, attualmente il sistema di autobus francese è costituito da 200 tratte che collegano 61 luoghi in tutto il paese; questo fa sì che raggiungere Parigi dalle grandi città francesi (Lione, Marsiglia) e da alcune delle maggiori città europee (Londra, Amsterdam, Bruxelles, Barcellona) sia oggi molto più semplice rispetto agli anni passati. Per la nostra regione è una novitá importante perché in poche ore si può  ad esempio partire da Genova e giungere a Marsiglia.

Come illustrato in questo articolo de LaVoce.info, in Italia, il processo di liberalizzazione, avviato nel lontano 2007, si è concluso nel dicembre 2013. Da allora numerose compagnie internazionali sono entrate nel mercato, incrementando la proposta di collegamenti in tutta la penisola. Tuttavia il nostro paese paga lo scotto di una carenza strutturale che continua a frenare il decollo di questo setttore. Oltre alla rete autostradale spesso insufficiente, un problema notevole per il sistema di autobus italiano è l'inadeguatezza di molti dei terminal da cui partono e arrivano i pullman. Alcuni esempi: in molte delle principali autostazioni i mezzi devono dividere gli spazi con il servizio pubblico, i taxi sono spesso un miraggio e le strutture mancano spesso di toilette e bar aperti 24 ore.

Insomma, visti i numeri crescenti dei passeggeri che scelgono gli autobus per visitare in lungo e in largo il nostro paese, i margini per migliorare la qualità del servizio ci sono senz'altro. L'obiettivo non può che essere quello di seguire le orme di Francia e Germania, affinché la rete nazionale si inserisca nell'ormai fitto complesso di tratte attive in tutta Europa.

cs

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