A Monte-Carlo arriviamo 30 minuti prima dell'inizio della conferenza con il fisico e ricercatore Valerio Rossi Albertini Tiranni. Un tempo utile e non calcolato che ci permette di incontrarlo ed animare una chicchierata provilegiata. Nel Teatro des Variétés Albertini Tiranni sta terminando le ultime prove, davanti ad una sala ancora vuota. "Emozionato?"
- Ero più emozionato nello scorso giugno su Al-Jazeera quando il giornalista mi ha detto che ci sarebbe stato, tra repliche e trasmissione in diretta, un miliardo di telespettatori. Un'intevista tutta in lingua inglese -
Classe '63, laureato in fisica nucleare, non confondono il suo sguardo di ghiaccio ed un fisico atletico quando si conosce il suo curriculum: dal '93 è Ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e nel 96 è primo dottore di ricerca italiano in "Scienza dei Materiali". Professore di Chimica-Fisica dei Materiali a La Sapienza di Roma, è autore di 120 articoli scientifici. Nel 2006 diviene membro del comitato di redazione della rivista LIVE e, tra i vari incarichi con il CNR, il progetto di costruzione di un laser a Raggi X (SPARX). Duvulgatore scientifico Albertini Tiranni cllabora con Spacelab su Rainews24 e nel canale Class Meteo.
Cosa le chiesero intanto i colleghi di Al Jazeera su cosa hanno mostrato più interesse?
- La questione del nucleare e l'esito del referendum che è stato schiacciante: il 95% delle preferenze è stato per l'abrogazione del nucleare e mi chiesero, "E ora che scenario si apre?" E' la domanda che ancora ci stiamo facendo. Cercherò di convincere questo uditorio sulla bontà delle mie tesi: ovvero che adesso siamo ad una svolta -
E' il momento della transizione verso la "nuova economia" - Green Economy -e la Cina, dice il fisico, è in testa, ma secondo Alberti Tiranni l'Europa non si sta impegnando a fondo.
- 10 mila delegati da tutte quante le nazioni parteciperanno ad una conferenza planetaria proprio in Cina. Un Paese che oggi vuole farsi promotore di questo "nuovo verbo", della conversione delle fonti rinnovabili e rientrare in armoia con quel territorio che fino ad ora hanno devastato. Ma se si muove la Cina è evidente che è stato fiutato il grande boom, il grande affare che si nasconde dietro la green economy. E per questo c'è da temere.
Albertini Tiranni invita ad una riflessione. - L'Europa è oggi più avanzata nel campo della Green Economy, ma la Cina sta investendo massiciamente e il rischio è di perdere il vantaggio. Il basso costo della manodopera cinese e la ricchezza delle materie prime di cui dispone la Cina possono in breve tempo - e secondo la base di studi e proiezioni - potrebbero esserci gravissime ripercussioni - Albertini Tiranni parla addirittura di una crisi più acuta di quella che si vive oggi.
Anche di questo si parlerà nel G20 di Cannes al via nei prossimi giorni?
- Ci sono delle indiscrezioni. Tutte quanti i Paesi più industrializzati e lungimiranti sanno bene che la battaglia si combatterà su questo. Al di là del carbone che inquina troppo e non può essere una fonte rinnovabile, il petrolio e uranio stesso se non sono in via di esaurimento, le scorte sono limitate solo per i prossimi decenni. Sta partendo la corsa per accaparrarsi l'ultima goccia di petrolio. Vediamo di tirarci fuori prima di essere costretti a concorrere contro chi è più forte -
Un confronto sul nucleare oggi Italia/Francia:
- In Italia il referendum sul nucleare è stato tombale, inequivocabile ed il problema non si pone più. La Francia, qui ad un passo, produce l'80% della propria energia elettrica da nucleare. Però anche i Paesi a grande vocazione nucleare non stanno più costruendo nuovi reattori, probabilmente si rendono contro che la disponibilità di materia prima è limitata. L'uranio si andrà esaurendo e prima ancora che si esaurisca il costo sarà così elevato che non sarà più conveniente costruire altri reattori -