Intreccia la sua vita personale e familiare con il dna cosmopolita che è quello del Principato di Monaco, legandolo a doppio filo con la comunità albanese: quella che vive in Liguria, dove è ampiamente rappresentata ed anche con quella del Principato di Monaco dove vivono, perfettamente integrate, alcune famiglie albanesi. Giuseppe Durazzo è da 11 anni Console onorario dell'Albania, in Liguria e nel Principato di Monaco dove vive e lavora con la moglie Angela ed i tre figli.
Intanto come sta vivendo la crisi l'Albania?
- Nonostante le difficoltà economiche a livello mondiale, l'Albania ha mantenuto un tasso di crescita importante giovandosi di fattori importanti quale il fattore demografico -il Paese più giovane d'Europa- il basso costo del lavoro, un moderato livello d'imposizione, gli investimenti e le rimesse dall'estero -
Come ha reagito l'Albania alle 3 morti dell'alluvione a Genova?
- I media albanesi, così come le autorità, hanno seguito con attenzione la tragica vicenda che ha tolto la vita alla giovane moglie di Flamur Djala, ed alle figlie di 8 ed 1 anno. Cosi' come la nostra Ambasciata ed il Consolato Generale. Mi fa particolarmente piacere sottolineare le massicce manifestazioni di affetto e di cordoglio che si sono svolte a Genova da parte di concittadini albanesi ed italiani e che dimostra ancora una volta il valore e la qualità della presenza dell'emigrazione albanese -
Come già detto Lei è console onorario del'Albania non solo a Genova ma anche a Monaco. Quanti sono gli albanesi nel Principato di Monaco?
- Non sono molto numerosi. E' una comunità relativamente piccola ma non piccolissima, si tratta di alcune decine di persone, quasi tutte con doppio passaporto, spesso famglie con entrambi i coniugi albanesi o anche con 2 passaporti diversi. E' una comunità perfettamente integrata. Tra loro si contano anche impiegati nei servizi pubblici dello stato monegasco. Abbiamo inseganti, addetti a varie funzioni, addetti all'hotelleria -
Quali sono le ricorrenze tipiche e le festività che celebrate a Monaco con la comunità albanese?
- Non esistono manifestazioni albanesi come feste popolari ma ci sono una serie di attività che si fanno come consolato. Ad esempio mostre, dibattiti, incontri. Tutti rivolti a chi ha il piacere di partecipare. Eventi che non sono chiusi ai soli residenti di Monaco ma anche aperti a persone provenienti da Nizza, Mentone, da Ventimiglia...da tutto il circondario. Occasioni in cui la comunità si riunisce a prescindere. Personalmente non sono a favore di eventi esclusivi per la comunità albanese. Penso che qualunque attività culturale, ricreativa ed esterna dell'Albania, abbia sempre bisogno dell'incontro di persone, di cittadini albanesi con altri cittadini. Chiudersi è un rischio, anche se ormai siamo nella fase di una buona integrazione ben lontana dalla prima immigrazione. All'inizio le persone che migrano cercano di ricrearsi uno stesso luogo a seconda di dove vanno: per mangiare le stesse cose, ascoltare la stessa musica, ballare gli stessi balli. Da un lato serve a preservare la memoria e la cultura ma da un altro non aiuta ad integrarsi e ad aprirsi. Personalmente non ho mai lavorato per questo ed a ragion veduta -
Monaco e Liguria due realtà diverse ed anche i numeri di Albanesi sono ben diversi. Vogliamo ricordarli?
- In Liguria si contano circa 20 mila albanesi ripartiti sulle 4 province in particolare Genova. Nelle altre province il numero più o meno è equivalente. Non c'è villaggio in Liguria che non abbia una famiglia, un nucleo di cittadini albanesi non c'è una concentrazione o un quartiere "degli albanesi". Il cittadino albanese ha iniziato a vivere una nuova vita su un territorio, magari dove c'era occasione di lavoro e lì vi è rimasto, sringendo un forte legame con le persone da cui è stato accolto. Un modo di vivere sul territorio che ha rapidamente agevolato l'integrazione.
Ricordiamo che in 20 anni è cambiato il mondo. Da quella nave 20 anni fa che arrivò a Brindisi e poi i gommoni. 20 anni come periodo storico sono pochissimi, ma in questo tempo è cambiato tutto: abbiamo una comunità integrata. Ora per venire i Italia nemmeno occorre il visto. Nel dicembre 2010 è entrata in vigore la normativa comunitaria in cui il visto per soggiorni brevi non occorre più. Non vivremo più certi drammi: persone che morivano e parenti che non potevano raggiungerle perchè prive di visto.
E' stato fatto un percoso enorme. Oggi vi sono tanti cittadini albanesi che fanno avanti e indietro dall'Albania, magari hanno la famiglia qui, hanno 2 case, una in Italia ed una in Albania. Questo è il segno di un raggiunto benessere di una maturità, di un'intergazione, di un saper stare in una Europa che non è più "qualcuno contro qualcun altro" -
Un paragone con la Francia. Come vivono gli albanesi in Francia?
- Il legame culturale tra Albania e Francia è fortissimo, non va dimenticato che l'Albania partecipa alla franconfonia. Non come dato di diffusione linguistica ma come dato di affinità culturale. La Francia ha avuto un atteggiamento di grande apertura con l'Albania. Ad esempio sono molto letti gli autori albanesi. Lo stesso Ismail Kadare è tradotto in Italia ma è tradotto dal francese. Quando senza problemi si potrebbe anche tradurlo in italia. C'è una fortissima apertura culturale francese ed è storica, esisteva già ai tempi del regime. Oggi si contano non so quanti voli diretti tra Italia ed Albania. Mentre dalla Francia Parigi/Tirana non c'è. Nei tempi del comunismo con Air France c'era il volo parigi Tirana, andare in Albania era un indice di forte apertura culturale. Uscirne invece era quasi una cosa impossibile -
Albania in Liguria invece? A Monaco non vi sono problemi di integrazione contando una presenza piuttosto esigua. Com'è invece la situazione nella vicina Liguria?
- Sono confortato dalle statistiche non abbiamo dati sfavorevli. Oggi superata la fase dell'integrazione, dei bambini a scuola, dell'apprenditmento basilare della lingua, si vive oggi una realtà diversa. Quella albanese è una comunità molto bene integrata. La difficoltà che oggi si può riscontrare in una famiglia albanese può essere quella del pagamento di un muto per la casa. Una siuazione analoga a tante famiglie. Sono le difficoltà di una comunità che ormai è al passo con il Paese che la ospita. Ci sono comuni oggi in Liguria dove la maggior parte degli acquisti di case viene fatta da cittadini albanesi -